articolo di Elena Tempestini –
La Fortuna e il suo effetto sulle azioni umane, è solo l’imprevedibilità, poiché non vi è nessuna certezza in questo mondo terreno.
La natura, spesso si ritrova moralmente in conflitto con la fortuna stessa. Ha la forza di evidenziare e mettere in luce, le capacità del singolo individuo. Ed è in quel preciso momento che ogni attitudine al nostro interno deve essere messa in azione, riuscendo a sfruttare l’occasione che il caso gli offre. Quindi, le idee, l’arguzia e la sagacia possono far superare un iniziale apparente svantaggio a chi ha la saggezza di osservare il mondo intorno a se, a chi riesce di trasformare nel presente, lo scarto di ieri per innovare il domani.
La matematica e la fisica ci insegnano che da sola una forza non può esistere, e che due forze non possono mai produrre alcun fenomeno, ci deve essere una terza forza ad intervenire. L’ esempio più semplice è proprio in noi esseri viventi, che dobbiamo imparare a capire che la terza forza si trova nell’ambiente, e fa parte della vita stessa.
L’esempio della “terza forza”
Quando l’essere umano si riproduce, da un nuovo seme alla specie, la quale è costituita : dall’utero che è l’ambiente, dall’ ovulo che è la forza passiva che attende di essere fecondato, e da uno spermatozoo che è la forza attiva. Ma se non ci fosse l’utero, come ambiente e quindi quale terza forza, le sole due forze che noi prendiamo sempre in considerazione come le più importanti, non riuscirebbero a produrre nulla, non potrebbe nascere nulla.
2020: un passaggio epocale
Siamo entrati nella primavera di questo epocale 2020, l’equinozio di primavera, anticipato di un giorno perché anno bisestile. L’equinozio di primavera è il momento dell’uguaglianza del giorno e della notte, quando le forze della luce sono nella fase di crescita. Spesso non consideriamo che ciò che avviene durante un giorno di 24 ore, è un piccolo ciclo solare, analogo e non diverso da quello che avviene durante un anno di 365 giorni.
L’alba è l’equinozio di primavera, Il mezzogiorno è il solstizio d’estate, il tramonto è l’equinozio d’autunno e la mezzanotte è il solstizio d’inverno. E se questa tremenda pandemia, avrà bloccato un mondo in rapida e accelerata evoluzione, frenando i commerci e le manifatture globali, da un’altra prospettiva ci sta insegnando molto sulla conoscenza di noi stessi, ci sta ricommettendo con uno scorrere diverso del nostro tempo a disposizione, sta ristabilendo dei valori morali.
Siamo un’umanità completamente interconnessa, che con il digitale opererà per creare una nuova cultura di innovazione. In questo periodo di blocco forzato, pensiamo a come sarebbe la nostra reclusione, se non avessimo potuto accedere al digitale. Questa pandemia non permetterà, e non deve permettere che questa società resti uguale, dovrà recidere delle radici, ma sarà in grado anche di gettare nuovi semi. Ed è proprio tramite la Rivoluzione Digitale che potremo dare una una svolta alle modalità di accesso alle informazioni.
Non esistono cattivi strumenti ma solo buoni suonatori
Persone, materiali, informazioni, energia, beni e nutrimenti, circolano ovunque proprio come in un grande unico corpo dell’umanità, il mondo è l’utero che custodisce le forze attive e passive. Non esistono cattivi strumenti ma solo buoni suonatori, cambiano i mezzi con cui accediamo ai contenuti informativi, come cambieranno gli approcci ai settori lavorativi. Abbiamo il terrore che a distruggerci possa essere quella forza attiva del Coronavirus, ma non teniamo in considerazione che il vero malato è il grande corpo che ci accoglie tutti.
La legge dell’ottava
Sono le stesse energie che stanno portando il pianeta e l’umanità al collasso: crisi climatica, crollo di biodiversità, distruzione degli ambienti naturali, degrado ambientale, inquinamento di aria, acque e suoli, con un tragico corredo di guerre per le risorse degli idrocarburi, del gas e delle Terre Rare. Questo ha generato insicurezza sociale, migrazioni di sterminate masse di profughi ambientali, disuguaglianze crescenti tra nazioni, ma sopratutto si sono create all’interno delle nazioni stesse. Possiamo imparare tutti a comprendere la possibilità di riqualificarci e di aggiornare le nostre competenze verso nuove frontiere occupazionali, in questo ci saranno di grande aiuto le Professioni Digitali. E se fin dai tempi di Pitagora, che ben conosceva che “Tutto è numero”, le leggi che regolavano l’armonia universale erano i rapporti fondamentali enunciati anche nella teoria musicale. Per ottenere l’intonazione dei suoni armonici, che vanno a costituire la scala naturale, sono espressi con la legge matematica dell’ottava che ha i seguenti rapporti: 1/1 – 9/8 – 5/4 – 4/3 – 3/2 – 5/3 – 15/8 – 2/1.
Nell’universo ogni materia, di qualsiasi tipo, vibra, e in essa è presente un’energia che implica che anche i pensieri e le emozioni ne siano costituiti. In altre parole, materia ed energia sono inseparabili.
Quindi possiamo comprendere che scientificamente abbiamo due processi; sia involutivi che evolutivi della trasformazione delle materie. Una scala per salire è una scala per scendere
In natura non c’è nulla di fermo. Le vibrazioni, che siano evolutive o involutive, ascendenti o discendenti, si sviluppano in modo non uniforme, ma con periodi di accelerazione e di rallentamento. Tutto è in movimento, anche i nostri pensieri e le nostre paure, se una cosa non evolve, necessariamente involverà, e sarà costretta a degenerare.
Quindi tutto procede come una linea prestabilita
Ed è qui che abbiamo la comprensione del nostro ambiente. Nel momento che abbiamo un rallentamento inevitabile delle vibrazioni, avviene una deviazione dalla direzione originale. È necessario un aiuto esterno, uno Shock che riconnetta la disgregazione che si era creata. Praticamente come essere degli automi che fanno sempre le stesse cose, che seguono sempre la stessa musica, ma all’improvviso ricevono uno schiaffo che li sveglia.
Praticamente una decelerazione a un mondo globalizzato impazzito.
Nel pensiero di Giovan Battista Vico e dei suoi corsi e ricorsi storici, ancora non si conosceva la parola globalizzazione, ma già si conosceva il concetto di risonanza e le leggi matematiche. “il criterio e la regola del vero consiste nell’averlo fatto, per cui possiamo dire ad esempio di conoscere le proposizioni matematiche perché siamo noi a farle tramite definizioni, ma non potremo mai dire di conoscere nello stesso modo la natura perché non siamo noi ad averla creata.”
La ragione è solo il mezzo la base d’appoggio nel cammino dell’essere umano, ma senza la terza forza, quella spirituale che è dentro l’uomo, che lo compone metafisicamente, senza comprendere l’amore, accoglienza, la custodia, l’Unione e la fratellanza non sarà servita questa quarantena. Non dobbiamo ricostruire ciò che un male invisibile sta cercando di abbattere, ma costruire una nuova spinta che ci porti più in alto, fatta di volontà, regole e creatività. Lo stupore di riuscire a coniugare le molteplici competenze che che oggi possiamo ampliare anche grazie al digital