In questi giorni Firenze ha potuto ammirare nuovamente tutta la bellezza della fontana del Nettuno in Piazza della Signoria. Dopo un restauro durato due anni e donato dalla famiglia Ferragamo alla città. I trionfi d’acqua progettati da Bartolomeo Ammannati sono così tornati ad animarsi coreograficamente nella splendida piazza.
Siamo nell’anno del cinquecentenario di Cosimo I che volle che il Nettuno fosse la prima fontana pubblica della città di Firenze.
Ma il Granduca come fece arrivare l’acqua alla fontana?
Per lo scopo venne costruito un ingegnoso acquedotto. Dalla fonte della Ginevra o Baluardo di San Giorgio scendeva alla porta a San Miniato. Attraversando poi il Ponte di Rubaconte, oggi conosciuto con il nome di Ponte alle Grazie, arrivava in Piazza Peruzzi. Scorreva poi in Borgo dei Greci per arrivare in Piazza della Signoria.
Ma la vera curiosità è che per Concessione Granducale, l’acqua che alimenta ancora oggi la splendida fontana nel cortile di Palazzo Gondi in Piazza San Firenze, è la stessa del famoso “Biancone”.
La casa di Leonardo
Il Palazzo edificato da Giuliano da Sangallo per Lionardo Gondi è al pari di Palazzo Medici e Palazzo Strozzi. Fu anche la casa affittata dai Gondi per trenta fiorini, al padre di Leonardo da Vinci. Dalle sue finestre il Genio poté vedere e disegnare il cadavere di Bernardo Bandini. Un nome poco noto ma passato alle cronache per essere l’assassino di Giuliano de’Medici, fratello di Lorenzo il Magnifico, ucciso il 26 aprile 1478 durante la famosa Congiura dei Pazzi.
Fu catturato a Costantinopoli e impiccato con gli stessi abiti orientali che indossava. Tanto che Leonardo da Vinci così lo descrisse: “berettino di tané, farsetto di raso nero, cioppa nera foderata, giubba tuchina foderata di gola di volpe, e ‘l collare della giubba soppannato di velluto, appicchiettato nero e rosso, Bernardo di Bandino Baroncigli; calze nere”.
Il disegno, poco conosciuto al grande pubblico, si trova presso il Museo Bonnat di Bayonne. Ma avremo occasione di tornare sulle relazioni che legano la famiglia dei marchesi Gondi di Firenze con la Francia. Non solo conoscendo la meravigliosa Cappella di famiglia in Santa Maria Novella, ma anche quella in Notre Dame a Parigi.