Il bagna cauda day 2018. Dal Piemonte al resto del mondo.

Dal 23 al 25 novembre 150 i locali (cantine storiche, ristoranti, vinerie, associazioni) dell’Astigiano, Monferrato, Langa e Roero e nel resto del mondo proporranno la loro Bagna Cauda in tre versioni segnalate da un semaforo: rosso come “Dio comanda” (tradizionale), giallo per indicare la versione “eretica” e verde per la “atea” con poco e senz’aglio.

 

Bagna cauda un piatto tipico piemontese che oggi è arrivato anche i Russia e in Perù. Impossibile quindi non parlare dell’evento che dal 23 al 25 novembre si svolgerà che coinvolgerà non solo il Piemonte ma tante località. Sì, perché i bagnacaudisti sono migliaia.
L’evento dell’ultimo fine settimana di novembre, organizzato dall’Associazione Astigiani, giunto alla sesta edizione, si annuncia con sorprese e novità. Al Bagna Cauda Day 2018 aderiscono da tutta Italia.

Bagna Cauda Day_@GiulioMorra

Bagna Cauda Day_@GiulioMorra

In Italia una bella storia la racconta Massimo, chef del ristorante Noi di Livorno che, orgo-glioso delle origini astigiane, partecipa al BCD con vini piemontesi e olio toscano. Anche l’Associazione Piemontesi a Roma ha voluto far combaciare la sua festa d’autunno con il BCD, celebrando la bagna cauda nel salone d’onore di un prestigioso hotel ristorante sull’Aurelia Antica.
Il Bagna Cauda Day ha nell’Astigiano e in Piemonte il suo storico baricentro ma non man-cano adesioni significative sia in Italia che dall’estero. Il BCD è arrivato anche in Russia e in Perù grazie ad astigiani che hanno proposto la partecipazione a rinomati ristoranti italiani e non che vanno ad aggiungersi alla pattuglia internazionale già presente, da Berlino all’Australia.
Le novità son tante e i numeri sempre importanti 151 i locali dell’Astigiano, del resto del Piemonte e all’estero che, con più di 15 mila posti a tavola, daranno vita alla più grande bagna cauda collettiva e contemporanea al mondo. La bandiera della festa i bavaglioloni ideati da Massimo Ricci, artista nicese.

Bagna cauda day: formula vincente non si cambia

Formula vincente non si cambia resta quindi il prezzo della bagna cauda fisso a 25 euro dal ristorante stellato alla trattoria e il vino proposto a 10 euro a bottiglia, a cui quest’anno si potrà aggiungere un “finale in gloria con tartufo”.

Bagna Cauda Day @GiulioMorra

Bagna Cauda Day @GiulioMorra

Molti, nel rispetto della tradizione a conclusione della bagna cauda faranno cuocere un uovo di gallina o di quaglia usando la fiammella direttamente nel fujot, arricchito da una grattatina di tartufo bianco d’Alba. Il prezzo di questa profumata aggiunta potrà andare dai 10 ai 15 euro, in base alle quotazioni dei tartufi.
Restano naturalmente i semafori per indicare il tipo di bagna cauda: rosso per la versione classica come Dio comanda, giallo per l’eretica quella con l’aglio stemperato e verde per l’atea senz’aglio.
In tutti i locali, ristoranti, cantine storiche la bagna cauda darà diritto ad avere, oltre al bavagliolone d’autore, anche il Vademecum di 80 pagine edito da Astigiani con ricette, storia e testimonianze. L’edizione 2018 contiene nelle pagine centrali anche un simpatico quiz in 12 domande sul grado di conoscenza storica e gastronomica della bagna cauda
Altra novità di quest’anno è il coinvolgimento delle scuole con l’iniziativa Bagna Cauda alla lavagna. Le migliori ricerche saranno premiate da Astigiani domenica 25 novembre alle ore 17 a palazzo Ottolenghi, nell’ambito della cerimonia di consegna del premio “Testa d’aj” che va ogni anno a chi ha dimostrato di saper andare controcorrente.

BagnaCauda_@FrancoBello

BagnaCauda_@FrancoBello

La prima edizione fu assegnata nel 2016 allo scrittore Guido Ceronetti. Lo scorso anno il Testa d’aj è andato tra gli altri ad un divertito Antonio Ricci, autore televisivo e “padre” di Striscia la notizia.
Quest’anno riceverà il premio Padre Enzo Bianchi, fondatore e già priore della comunità di Bose che alle sue origini astigiane (è nato a Castelboglione nel 1943) ha dedicato pagine intense raccolte nel volume “Il pane di ieri” dove descrive anche il rito contadino della bagna cauda.
Il Bagna Cauda Day è anche festa social.
Su Facebook ogni giorno arrivano adesioni e commenti e i “mi piace” hanno superato ampiamente quota dodicimila.
Il sito è lo strumento più usato per le prenotazioni che avvengono direttamente nei ristoranti aderenti. Ogni locale ha una sua pagina con indicazioni del tipo di bagna cauda proposta, descrizione del luogo, foto e video.
I bagnacaudisti sono inviati a partecipare al contest su Instagram, sponsorizzato dal Con-sorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato con vari hashtag #BagnaCaudaDay2018, #barberadasti, #siamotuttinellabagna, #barberakiss. Ai dieci scatti giudicati più significativi andrà una cantinetta di vini astigiani del Consorzio.

da non dimenticare ( cosa che a noi di gustarviaggiando che ci occupiamo di enogastronomia ambientale fa molto piacere) 0 zero plastica per piatti posate e bicchieri nel rispetto dell’ambiente e della tradizione.

Foto di copertina credits Franco Bello