#PMDAY2016  Pasta Madre Day 2016 di Prato tanta calorosa partecipazione

Un segnale vero di grande interesse per ciò che mettiamo nei nostri piatti!

#PMday2016 ovvero il giorno della Pasta Madre! Che la panificazione con pasta madre stia entrando sempre di più nelle nostre case è ormai un dato di fatto. Non penso sia  solo una moda ma un’esigenza di molti,  credo che le persone abbiano iniziato finalmente a domandarsi cosa mettono nel loro “piatto”. O almeno così voglio sperare.  Comunque sia non è un caso se ieri  al pasta madre Day 2016 (#PMDAY2016) che si è svolto a Prato siano state “spacciate” centinaia di “dosi” di pasta madre.pasta madre day

La giornata  ha preso vita grazie alla food-blogger Stefania Storai, al mugnaio (ma è riduttivo) Marco Bardazzi, al pasticcere e panificatore Sergio Fiaschi Marco Masini direttore di Dolce Lab il laboratorio di Confartigianato, Luca Managlia di Gola Gioconda e a  Ilenia Tinti, Tiziana Gucci e Tatiana Nesi del gruppo “La Pasta madre” . Frequentatissimi i laboratori per imparare a fare il pane, e nonostante il tempo inclemente, decine e decine di persone sono accorsi sotto gli storici portici di piazza Mercatale per capire come iniziare un percorso di “panificazione” casalinga.

13220885_1038874236194168_2101723382078876587_nL’arte del rinfresco, l’impastamento, il dosaggio, qualche accenno sulle differenze delle varie farine ed infine l’immancabile cooking-show dove lo chef Claudio Vicenzo del ristorante La Limonaia di Prato ha preparato una “insolita panzanella”.

Per chi come me, da tempo insiste sulla necessità di comprendere gli effetti che lieviti e tipologie di farine abbiano sul nostro organismo, vedere tanta gente interessata è stata pura gioia. Ovviamente non è con un breve incontro che si possono carpire tanti segreti e imparare tante cose, ma confido che le persone intervenute abbiamo la voglia di approfondire, sperimentare.

Marco Bardazzi del Molino Bardazzi di Vaiano ha avuto il suo bel da fare per spiegare le differenze tra farina 00, 0, 1, 2, integrale. Stessa cosa per Marco Masini che ai corsisti, nel poco tempo, ha cercato di far comprendere la differenza tra una farina macinata a pietra e quindi  ricca del germe di grano (la parte grassa che nelle farine viene tolta per evitarne l’irrancidimento e quindi una minore conservabilità) e quindi dare delle indicazioni per un corretto acquisto.laboratorio pasta madre

Stefania Storai ha fatto mettere le mani in pasta anche a noi di “gustarviaggiando”: come sciogliere il lievito madre, come fare il pane e soprattutto come impastare, come fare “le pieghe” per ottenere un pane che inglobi bene l’aria. Fiaschi invece ha mostrato la difficile lavorazione della baguette originale, l’arte dell’incisione e la cottura che richiede molto vapore.

E dulcis in fundo “l’insolita panzanella” di Claudio Vicenzo, con tutti i sapori tipici ma con consistenze diverse: il pane da la croccantezza con una sfoglia fatta con i pomodori secchi, spuma di cetriolo insaporita con acqua di ostriche freschissime e aromatizzata con ebra cicpollina, l’acidità è data con una riduzione di aceto di vino Chianti gelificato con Agar-agar emulsione di pomodoro ed emulsione 20160515_171041di basilico ottenute solo con olio d’oliva extravergine.

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Roberta Capanni