Polline e pappa con gli altri figli delle api. Settimana scorsa abbiamo cercato di spiegare la differenza tra miele in senso stretto e melata. Se ben vi ricordate, il punto cruciale consiste nella rispettiva origine: il primo nasce dal nettare dei fiori, la seconda da secrezioni di altri insetti su parti vive di piante. Esistono anche altri prodotti apistici non derivanti dal nettare? Risposta affermativa. Me ne vengono in mente almeno tre: polline, pappa reale, propoli. Conosciamoli meglio.

Polline e pappa con gli altri figli delle api nella foto polline al microscopio

Il polline

Il polline deriva proprio dai pollini che i fiori emettono e che le api raccolgono per farne il loro nutrimento proteico. In media, infatti, è costituito da una percentuale di proteine che si aggira sul 20-25% contro un rosicato 2% del miele finito. Non manca neppure l’apporto di acidi grassi insaturi (omega 3 e omega 6), anti-ossidanti (quali i polifenoli), vitamine (soprattutto B), sali minerali e oligo-minerali. Polline di fiori quindi prezioso.

Il polline un buon integratore

Visto il grande apporto proteico, il polline (fresco soprattutto ) è molto usato come integratore e assunto da solo o mescolato allo yogurt. Secondo studi effettuati, 100 grammi contengono tanti amminoacidi quanto 500 grammi di carne bovina o 7 uova. Non serve ovviamente arrivare a tanto! In momenti di spossatezza, tipo nei cambi di stagione, per rafforzare il sistema immunitario, ma anche in gravidanza, basta un bel cucchiaio da minestra (15-18 grammi) da prendere la mattina prima di colazione per un mese.

fiore - Copia
Ape che raccoglie polline fresco

La pappa reale

La pappa reale è invece prodotta direttamente dalle api tramite secrezioni ipofaringee e rappresenta il nutrimento doc delle larve prima, delle Regine poi: per questo è detta “reale”. Stiano dunque in guardia i vegetariani duri e puri: a differenza del polline, questa è infatti un alimento del tutto animale.

La composizione chimica indica una componente proteica del 15% con, all’interno, ben 29 aminoacidi essenziali. Senza dimenticare che la pappa è l’alimento più ricco in natura di vitamina B5 (acido pantotenico). Queste qualità ne fanno un prodotto molto indicato nei bambini e negli anziani come integratore, ricostituente e stimolante del metabolismo e dell’appetito. Le dosi? Variano ovviamente in base alle condizioni di salute e all’età. In linea generale è utile l’assunzione di ½ grammo al giorno per la durata di 4-6 settimane. Da sottolineare che molte persone ne fanno anche un uso cosmetico contro la fragilità delle unghie, la caduta dei capelli e come antiforfora.

Polline e pappa con gli altri figli delle api sull'ALBERO
api che raccolgono il polline

Il (o la) propoli è una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia delle piante: ha quindi un’origine vegetale, anche se poi viene elaborata con l’aggiunta di cera, polline ed enzimi prodotti dal loro organismo. Il nome, in greco antico, significa “in difesa della città”, in questo caso l’alveare: dal momento che l’utilizzo primario è proprio quello di isolante per chiudere fessure e costruire barriere difensive. Viene inoltre usato nella mummificazione dei cadaveri di animali morti (api e predatori) che non possono essere espulsi dall’alveare.

Cosa c’è nel propoli

I componenti principali del propoli sono resine, balsami, cera, grassi, oli essenziali e i flavonoidi, in particolare galangina e pinocembrina: sostanze che danno il principale apporto antimicrobico e cicatrizzante. Il propoli viene utilizzato sia in campo medico, nella produzione di caramelle e soluzioni alcoliche contro mal di gola e infezioni orali, sia in quello agricolo, per la difesa delle colture.

Veleno e cera sono gli ultimi due prodotti apistici, utilizzati per lo più in medicina e cosmesi. E ora che conosciamo meglio polline e pappa con gli altri figli delle api, concentriamoci a scoprire meglio le varie qualità di miele. (LEGGI l’articolo)

Maurizio Melani
Miel Magister