La via Francigena ha un suo pane. I pellegrini che percorrevano la strada cercavano ospitalità lungo il loro faticoso percorso di espiazione. Anche se avevano necessità di poche cose, il pane era il sostentamento principale. Così lungo quel percorso nacquero ospizi dove riposare e procurarsi un pezzo di pane.
La “Magione” dei Frati Ospitalieri del Tau
Tappa importante lungo la via Francigena fu Altopascio in provincia di Lucca. Qui i pellegrini trovavano ospitalità nella “Magione” dei Frati Ospitalieri del Tau che offrivano loro quel buon pane fragrante. Da ieri a oggi, Altopascio ha mantenuto alto il nome del suo prodotto, che ha acquistato una sua “fama” oltrepassando la Toscana.
Ogni anno La via francigena e il suo pane tornano protagonisti ad Altopascio. Una festa che si svolge all’incirca tra il 10 e il 20 settembre che vede la collaborazione del comune ealtre realtà.
Il pane di Altopascio
Una tipologia di pane, quella di Altopascio, che dopo i successi della Bit, del Salone del Gusto e l’apprezzamento di Papa Bergoglio, è diventato uno dei protagonisti di Expo 2015.
Un pane che si è guadagnato la notorietà grazie alle materie prime utilizzate, tutte della regione, al sistema di panificazione, la cottura e, come quasi tutto il pane toscano, l’assoluta mancanza di sale. Anche la forma è tipica: forma quadrangolare (bozza) o allungata (filone), una consistenza morbida all’interno e una crosta croccante di colore chiaro e dorato. Le pezzature vanno da 500 grammi a 2 kg.
Per informazioni: Comune di Altopascio, Ufficio Turismo tel. 0583.216455, www.comune.altopascio.lu.it