Tutti coloro che amano la montagna e i suoi prodotti tipici non possono perdere questo appuntamento a Campocroce di Borso del Grappa. È qui che la produzione casearia di malga, a Malga Campocroce, comune di Borso del Grappa da ben 18 anni si svolge la Rassegna dei Formaggi del Grappa. Ideata con lo scopo di salvaguardare l’attività zootecnica e casearia delle malghe locali e valorizzare le produzioni agroalimentari tipiche. Morlacco e Bastardo del Grappa per esempio che – anche grazie a questa rassegna – sono state riscoperte.

Un appuntamento che ha una sua storia, quindi, diventato evento nazionale con la Prima Mostra dei formaggi della Montagna Italiana. Oggi la rassegna è anche il motore di un movimento culturale che attraverso la riscoperta della produzione casearia montana promuove tanto.
Non solo la produzione di alta qualità ma punta alla tutela della biodiversità (quella microbica che rende ciascun formaggio di malga unico e inimitabile). Inoltre appoggia una zootecnia lontana dai ritmi industriali più giusta e sana, oltre che la conservazione dell’ambiente montano attraverso il mantenimento degli alpeggi.
La rassegna dei formaggi di malga
La rassegna comporta premiazioni di concorsi, spettacoli e soprattutto mostra in diretta la lavorazione del formaggio Morlacco del Grappa. Poi le degustazioni guidate dei formaggi di malga sotto la guida di esperti.
Edizione 2014
Domenica sarà svelato il formaggio vincitore della 1^ edizione del Concorso dei Formaggi di Malga Italiani. Realizzata in collaborazione con Fata Assicurazioni e ONAF, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi. Formaggi arrivati da tutta Italia saranno “assaggiati” mercoledì 30 luglio da maestri assaggiatori ONAF . Saranno individuati i tre più meritevoli del podio mentre il pubblico potrà potrà anche imparare a distinguere i formaggi montani d’Italia attraverso la mostra e le degustazioni.
Per tutto il pomeriggio poi si potrà assistere alla realizzazione di ricette inedite a base di formaggi in concorso. Questo grazie ad Ilenia Bazzacco, finalista della prima edizione di Master Chef Italia che, da buona Asolana, ha una passione per i prodotti della Pedemontana.
Un’edizione particolare anche perché ci sarà il gemellaggio con il Consorzio Tutela del Bitto Storico, formaggio che condivide con il Morlacco del Grappa di Malga il riconoscimento di Slow Food quale “Presidio”. E il Bitto, uno dei simboli della produzione casearia lombarda, ha impostato il suo futuro sulla difesa delle propria storia a partire dai metodi di produzione. A partire dal rifiuto dell’uso di mangimi e fermenti selezionati.
Roberta Capanni