Un secolo di Peanuts: buon centenario, Charles Schulz!

Articolo di Enrico Zoi per la rubrica – “Anniversari” – Cento anni fa, il 26 novembre del 1922, a Minneapolis, nel Minnesota, nasce Charles Schulz, uno dei fumettisti più amati al mondo. Chi infatti può immaginare il nostro pianeta, il Novecento e il terzo millennio senza Charlie Brown o Linus o Snoopy o Lucy? Insomma, come vivremmo senza i mitici e irripetibili Peanuts? Peggio, di sicuro.

Hanno interpretato (e continuano a farlo) la realtà con un occhio insieme disincantato e acuto, divertente e mistico, ironico e inesorabile: per queste mitiche strisce non finiremo mai di ringraziare il loro autore, che, come sempre, ci divertiamo ad analizzare nella nostra ottica enogastronomica.

Tra arachidi e frasi famose

Già Peanuts vuol dire arachidi. E poche volte come in questo caso un nome fu ben scelto per caratterizzare la visione artistica e l’interpretazione di una società, quella americana, dove il burro di arachidi rappresenta uno dei più noti (e consumati!) prodotti gastronomici.

E poi, per introdurre all’argomento, valga anche una frase famosa proprio di Schulz: «Le giornate dovrebbero iniziare con un abbraccio, un-bacio, una-carezza e un caffè. Perché la colazione deve essere abbondante». Come da tradizione negli Stati Uniti, direte voi. Ma qui c’è qualcosa di più: al valore attribuito alle buone usanze d’oltre Oceano, l’inventore dei Peanuts, aggiunge, anzi significativamente premette, elementi di benessere e amore più importanti del cibo stesso. Perché la ricchezza della colazione è data, prima di tutto, dall’abbraccio, dal bacio e dalla carezza. Caffé e pietanze varie, pur necessarie, arrivano dopo. In seconda battuta.

I Peanuts e il cibo

È difficile analizzare nel suo complesso l’incidenza della componente gastronomica nei Peanuts. Sono tante le strisce e i film, lunghi e brevi, usciti per decenni e decenni. Abbiamo così scelto un corto, tutto imperniato sulla fame di Snoopy e sui biscotti, visti nel rapporto ironico tra umani e cani. Si intitola ‘Cibi da cani’, è delizioso e lo potete vedere su RaiPlay a questo link: https://www.raiplay.it/video/2016/11/Peanuts-141116-792391d0-c148-4672-9266-40ab4c847ded.html.

Del resto, l’importanza della componente mangereccia per il noto bracchetto è sancita da una sua frase, assai significativa: «Leggere è un cibo per la mente e tutto ciò che ha a che fare con il cibo deve per forza essere buono». Più chiaro di così! E poi Snoopy porta spessissimo con sé la sua ciotola.

A proposito di alcuni personaggi

Piperita Patty: Schulz, per sua stessa ammissione, battezza così questo personaggio con il nome di una caramella, la York Peppermint Pattie, prodotta da uno degli sponsor dei corti Peanuts degli anni ’70. Le aveva in ufficio, a portata di mano, era decisamente una tentazione creativa!

Violet Gray è una bambina che spesso tormenta Charlie Brown ed è specializzata in tortini e zuppe di… fango! Cibi che propone al ragazzino, il quale, naturalmente, non gradisce.

Spike è il fratello maggiore di Snoopy, apparentemente messicano. La sua prima apparizione ha in qualche modo a che fare con il cibo. Quando arriva da Snoopy per la prima volta, Lucy van Pelt, impietosita dalla sua magrezza, gli offre un’ospitalità anche culinaria molto confortevole che lo farà alquanto ingrassare. Tornerà alla sua magrezza originaria (e a casa propria!) per la paura di affrontare il “gatto dei vicini”. Uno dei suoi argomenti preferiti è il tonno in casseruola.

Albero mangia aquiloni: il Kite-Eating Tree o Albero cannibale è un albero vero e proprio. La sua specialità ‘gastronomica’ è divorare gli aquiloni dei ragazzi, specialmente quelli di Charlie Brown.

Il museo e il Warm Puppy

Charles Schulz muore a Santa Rosa il 12 febbraio del 2000. E nella città californiana, dove viveva, gli hanno dedicato un museo. E non solo: a Santa Rosa esiste anche un palazzetto del ghiaccio il cui foyer è intitolato al Warm Puppy, il diner dove Schulz andava a mangiare…

 

[adsforwp id=”14944″]