Perdete la testa per il Ceviche e tutti i sapori della cucina latina? Ecco allora un evento interessante che si svolgerà a Firenze il 14 di settembre 2022 che potrebbe fare  per voi.

“Tavola Latina”  sarà una giornata dedicata alle cucine sudamericane e latine che si svolgerà al Consolato peruviano e  al The Lodge Club con la  benedizione del pluripremiato chef Virgilio Martínez del ristorante Central  di Lima.
Una prima edizione che celebra il delizioso piatto a base di pesce crudo marinato nel limone, con spezie e verdure:  il ceviche.
Un appuntamento che si preannuncia annuale  volto a far conoscere la grande cucina sudamericana fatta di tanti ingredienti. Solo per le patate pare che in Perù, per esempio, ce ne siano più di tremila!

area jungle The Lodge – immagine fornita dall’ufficio stampa Marco Gemelli

Appuntamento il 14 settembre con “Tavola latina”

Una giornata dedicata ai piatti più conosciuti con le loro diverse declinazioni e la benedizione ufficiale del pluripremiato chef peruviano Virgilio Martínez del ristorante “Central” di Lima. L’appuntamento  2022 sarà incentrato sul ceviche, espressione di un patrimonio identitario-gastronomico riconosciuto a livello planetario tra i più vivaci, trendy e innovativi.

Una giornata, due location

L’appuntamento si articola in due parti. Il primo si svolgerà nella sede del consolato peruviano in via de’ Bardi 28 e il secondo” (dalle 18,30 alle 22, biglietto d’ingresso 25 euro) si terrà al The Lodge Club in viale Poggi 1 sempre a Firenze.

Patrocinato dal Consolato generale peruviano a Firenze, “Tavola Latina” celebra  questa cucina ma non sarà solo un evento di assaggio. Attraverso una serie di masterclass e approfondimenti si andrà a conoscere questa cucina così articolata, gustosa e con ingredienti meravigliosi a volte, a noi sconosciuti.

Ceviche- Immagine fornita da Ufficio Stampa Marco Gemelli

Gli eventi al consolato

Presso il consolato si terranno  una tavola rotonda condotta da Giacomo Iacobellis con Gloria Carpinelli (autrice del primo ricettario in lingua italiana di cucina peruviana, La flor de la Canela), Rocío Muñoz, ambasciatrice del ceviche in Italia, e Alfredo Del Bene, inviato in tour da The Best Chef nei 50 Best Restaurant del Perù.

Tra i tanti incontri e approfondimenti una masterclass sulla distillazione peruviana condotta dal bartender Omar Caceres (67 Sky Lounge Bar, hotel Principe Forte dei Marmi) e presentata da Federico S. Bellanca. Sempre sul tema focus sull’enogastronomia italo-peruviana con l’incontro tra il bartender italiano Raffaele Manetti con cocktail a base di materie prime peruviane e lo chef peruviano Mauri Alberca che preparerà, invece, piatti italiani (entrambi da Officina Milano).

Non poteva mancare un viaggio nel cacao  sudamericano a cura dell’esperto Alessio Tessieri, patron di Noalya. E ancora lo chef Paolo Lavezzini del ristorante stellato “Il Palagio” (Four Seasons Hotel Firenze) sul tema del fine dining di ispirazione sudamericana, presentato da Marco Gemelli.

Dalle 18.30: The Lodge Club

La seconda parte prevede degustazione del rum peruviano Ron Millonario e dei cioccolatini colombiani Divorami, insieme ai banchi d’assaggio del ceviche tenuti da cinque chef toscani: Nancy De Luca (The Fusion Bar&Restaurant), Francesco Cappiello (MAG56, Prato),Saverio Giuliani (Harry’s Bar) , Rocco Loisi (The Lodge Club) e Francys Salazar (Sevi), con lematerie prime di Giotto Fanti Fresh.

A concludere l’evento, il taglio dell’innovativo “Panettone dei due mondi” realizzato dal celebre pastry chef francese David Bedu (Pank) con le farine del Molino Fagioli e il cioccolato Noalya.

Ceviche- Immagine fornita da Ufficio Stampa Marco Gemelli

A organizzare “Tavola Latina” è un gruppo di giornalisti enogastronomici fiorentini guidato da Giacomo Iacobellis, tra i più autorevoli conoscitori della gastronomia sudamericana in Italia: “Obiettivo di Tavola Latina –  è raccontare lo scambio, non solo a livello gastronomico, fra la cultura sudamericana e quella italiana, con un evento che ogni anno celebrerà un grande protagonista del mondo latino. Alla scoperta di un’America più vicina di quanto crediamo”.