Il 14 settembre del 1321 muore Dante Alighieri: poeta, scrittore e politico, recitano enciclopedie, saggi, trattati e internet. Accade a Ravenna. Fiorentini, facciamocene una ragione: Dante a Firenze non ci voleva tornare – è proprio il caso di dirlo – neanche morto! Ma la cosa importante è che, oggi, sono 700 anni esatti dalla sua scomparsa. Bella novità, direte voi, è da Capodanno che ci viene martellata questa ricorrenza: ce ne siamo accorti!

È vero, ma la figura dell’autore della Commedia (divenuta solo in un secondo tempo Divina) e l’anniversario sono troppo grandi perché Gustarviaggiando li possa ignorare. Ne parlerò però in maniera diversa rispetto al solito, un po’ meno sistematica e un po’ più itinerante, variopinta, scanzonata e… easy! Concentrandomi, come sempre, sul cinema e, per questa volta, anche sulla musica.

Dante al cinema

Facendo il serio, ricorderò i 49 titoli – fra lungometraggi, cortometraggi, tv-movies e serie televisive – della filmografia dantesca, che inizia nell’epoca piena del muto, con lo shortfilm L’Inferno del 1911, diretto da Giuseppe Berardi e Arturo Busnengo e interpretato dallo stesso Berardi e da Armando Novi, e si conclude, al momento, con il documentario Anima smarrita, di Paolo Martini, del 2020, con Alessio Boni e Marcello Prayer. È però opportuno sottolineare ‘al momento’, infatti ciò che colpisce e incuriosisce è che vi siano ben 8 titoli in post-produzione tra 2021 e 2022 (grande e piccolo schermo) e addirittura uno già annunciato per il 2023, peraltro un mix tra la cantica infernale e il genere horror.

Il Nome Dante tra i più usati nel cinema e nel teatro

Invece, giocando un po’, segnalerò random il nome di Dante nel mondo del cinema. A partire dal personaggio interpretato da Roberto Benigni nel suo Johnny Stecchino, che si chiama proprio Dante. E poi citerò, fra gli altri: il regista statunitense Joe Dante (quello di Gremlins, tanto per capirsi); il grande scenografo e costumista Dante Ferretti, originario di Macerata e vincitore di ben tre Oscar; l’attore napoletano Dante Maggio, fratello della mitica Pupella, attivissimo fra 1940 e 1974.

E ancora: l’attore californiano Dante Basco (il Rufio di Hook, di Steven Spielberg); e poi l’attore teatrale, attore e regista Dante Testa, l’attore e regista Dante Cappelli, l’attore e cantante Dante Cleri, l’attore, commediografo e regista teatrale Dante Marmone, e l’attore e sceneggiatore Dante Palladino. Fra i registi, menzionerò Dante Guardamagna, regista e sceneggiatore, e Dante Lam, regista, sceneggiatore e attore hongkonghese! Ricorderò anche il pistoiese Dante Biagioni, doppiatore, attore e direttore del doppiaggio.

Rammento anche un Paolo Hendel in versione Dante sulla copertina di Firenze La Sera, mensile che usciva a Firenze tra 1984 e 1990. Rammento bene, infatti ero in redazione! L’attore fiorentino ha poi vestito i panni del Sommo Poeta molte altre volte nella sua carriera.

Per la cronaca (a luci rosse), esistono, non accreditate nelle filmografie ufficiali, anche alcune versioni videopornografiche della Commedia, sulle quali sorvolo. Molto meglio coronare l’argomento cinematografico/spettacolare pensando al John Malkovich’s Inferno, ispirato ovviamente alla Commedia.

Dante nella musica

Mi si permetta qui un ricordo personale. Dalla metà degli anni ’60 (andavo alle elementari) sono appassionato dei New Trolls, i mitici New Trolls, e quindi non posso che partire dal brano dedicato a Paolo e Francesca nel bellissimo album Ut, con la chitarra di Nico Di Palo che simula il dialogo fra i due amanti danteschi. Indimenticabile. Anche perché ne conservo il prezioso vinile! Paolo e Francesca che tornano, fra le altre, pure nelle canzoni di Antonello Venditti (Ci vorrebbe un amico -) e Jovanotti (Serenata rap .

A Dante hanno pensato negli anni anche altri big italiani – dal Ligabue di Siamo chi Siamo    all’Angelo Branduardi dell’album L’infinitamente piccolo , dal Franco Battiato del Testamento al Caparezza di Argenti vive , fino alla Gianna Nannini di Pia dei Tolomei  e al Piccolo Coro dell’Antoniano  – e stranieri quali gli Anthrax e i Radiohead.

Da Claudio Monteverdi a Franz Liszt, da Gioachino Rossini a Pëtr Il’ič Čajkovskij, da Sergej Rachmaninov a Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi, tanto per citare alcuni fra i compositori più famosi, anche la musica classica e operistica ha sviscerato l’opera dantesca a più riprese, come ben sintetizza la coppia di articoli pubblicata dal Giornale della Musica inferno e purgatorio-e-paradiso

Insomma, 700 anni senza Dante? Non direi proprio!