Poggio della Dogana e il Progetto Brix: Riscoprire l’Albana in Purezza tra Tradizione e Innovazione

Nel cuore delle colline romagnole, dove la storia vitivinicola si intreccia con la passione per il territorio, sta nascendo una nuova identità per uno dei vitigni autoctoni più affascinanti d’Italia: l’Albana. Poggio della Dogana, un’azienda di Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì-Cesena), ha recentemente aderito all’associazione Brisighella, Anima dei Tre Colli, unendosi al progetto Brisighella Brix, un’iniziativa ambiziosa che punta a dare nuova forza e riconoscimento all’Albana in purezza.

L’Albana: Un Vitigno da risvegliare

L’Albana è un vitigno antico, profondamente legato alla Romagna, ma spesso sottovalutato a livello nazionale e internazionale. Eppure, il suo potenziale enologico è straordinario, capace di esprimere eleganza, complessità aromatica e una mineralità unica che rispecchia la varietà dei terreni delle colline romagnole. Proprio con l’obiettivo di valorizzare queste caratteristiche, il progetto Brisighella Brix si è focalizzato sulla produzione di Albana in purezza, stabilendo un rigoroso disciplinare di produzione condiviso da tutti i viticoltori della zona.

 Paolo Rametta-Aldo Rametta-Fabio Castellucci (1)

Paolo Rametta-Aldo Rametta-Fabio Castellucci (1)

Poggio della Dogana e il Farfarello Romagna Albana DOCG Secco

L’ingresso di Poggio della Dogana nell’associazione è stato celebrato con la presentazione del Farfarello Romagna Albana DOCG Secco 2022, un vino che incarna la filosofia e la visione del progetto. Presentato in anteprima durante l’evento Brisighella in Bianco a fine agosto, il Farfarello è il risultato di anni di lavoro e ricerca sul connubio tra il terroir e la varietà Albana.

Prodotto da un vigneto di vent’anni situato tra i 200 e i 300 metri s.l.m., il Farfarello nasce su terreni di sabbie ocra, che conferiscono al vino una spiccata mineralità. Gestito secondo i principi dell’agricoltura biologica certificata, il vigneto segue il metodo di allevamento a guyot con una densità di 5.000 piante per ettaro e una resa limitata a soli 1 kg per pianta, a dimostrazione dell’attenzione alla qualità piuttosto che alla quantità. La vinificazione, in assenza di bucce, avviene con una pressatura soffice degli acini e una fermentazione in barrique di rovere, metà delle quali di primo passaggio. L’affinamento prosegue poi per 9 mesi sulle fecce fini, con periodici bâtonnage, seguiti da ulteriori 12 mesi in bottiglia.

Il risultato è un vino di grande eleganza e persistenza, in cui la complessità aromatica e la mineralità si fondono armoniosamente, esprimendo al meglio il carattere del terroir collinare. Un vino capace di raccontare la storia e l’identità della Romagna, ma al tempo stesso moderno e innovativo.

farfarello

Brisighella Brix: L’Unione dei Produttori per un Nuovo Stile

L’associazione Brisighella, Anima dei Tre Colli è stata fondata nell’aprile del 2023 da cinque aziende vitivinicole, con l’obiettivo di unire i produttori locali nella valorizzazione dell’Albana e della produzione vitivinicola del territorio di Brisighella. Oggi, a distanza di pochi anni, l’associazione conta ben 19 membri, dimostrando quanto sia sentita l’esigenza di preservare e promuovere un’identità comune.

Il progetto Brisighella Brix rappresenta un vero e proprio manifesto per un nuovo stile dell’Albana in purezza. I produttori coinvolti hanno creato un disciplinare che punta a far risaltare i tratti distintivi delle tre principali zone di produzione, caratterizzate da diverse composizioni di terreni: dalle sabbie gialle e argille, ai gessi, fino alle marne e arenarie. Ciascun terreno contribuisce a dare sfumature uniche ai vini, che riflettono non solo il clima collinare, ma anche l’attenzione e la cura con cui ogni vignaiolo coltiva le proprie vigne.

L’Albana del Futuro

Grazie al progetto Brisighella Brix e all’impegno di aziende come Poggio della Dogana, l’Albana sta riscoprendo un nuovo protagonismo nel panorama enologico italiano. Vini come il Farfarello Romagna Albana DOCG Secco dimostrano che questo vitigno ha ancora molto da offrire, sia agli appassionati che ai critici del settore.

L’invito è chiaro: riscoprire l’Albana, conoscerla in tutte le sue sfaccettature e lasciarsi affascinare da un vino che parla di tradizione, ma guarda con decisione al futuro.

Un brindisi, dunque, alla Romagna e ai suoi tesori nascosti, pronti a essere celebrati e condivisi con il mondo.