Articolo di Roberta Capanni  per la rubrica “Vini” – Un vino rosso asciutto, dall’aroma invitante, con corpo deciso facilmente riconoscibile, con  tannini morbidi: sto parlando dell’Amarone un “fortunato” errore enologico.

Le Radici Storiche del Vino Amarone

Che il mondo del vino sia un  viaggio attraverso terre e tradizioni millenarie lo sanno tutti gli estimatori come tutti sanno che tra  le gemme vinicole dell’Italia, spicca con orgoglio l’ Amarone.

Il Vino Amarone affonda le sue radici nelle colline veronesi  in quel Veneto che è baluardo di esportazione. La sua storia si intreccia con quella dell’antica pratica dell’appassimento delle uve, un metodo che consiste nel lasciare maturare l’uva dopo la vendemmia per concentrare gli zuccheri e ottenere un vino più corposo e complesso.

Un tempo qui si faceva un vino dolce, adatto ad onorare le festività. Un vino che non subiva aggiustamenti ma solo il lento maturare delle uve esposte sui graticci di canne una volte vendemmiate, nei granai ben ventilati ma la riparo dal gelo, che un tempo qui era potente. Un Recioto dolce  il cui nome pare venire dal  latino recis  cioè grappoli staccati oppure da racemus il grappolo selezionato.

Valpolicella

Valpolicella

 

(Curiosità: Curioso notare come a poca distanza, e precisamente a Soave dove regna la Garganega si faceva un recioto leggermente frizzante che pare prenda il nome da quelle “rece” (orecchie in veneto) che mostra il grappolo.)

Questa tecnica, in particolare, caratterizza il processo di produzione dell’Amarone. Questo vino DOCG è il più prestigioso della Valpolicella con una storia che par leggenda. Si dice che sia il frutto di una botte di Recioto dimenticata in cui lo zucchero si era ormai consumato lasciando un vino morbido con una insolita e molto piacevole nota amarognola. Era nato “L’Amoron” ( in dialetto) Amorone della Valpolicella.

Il Metodo di Produzione Unico

Un passito insolito l’Amarone che si fa amare. Il cuore dell’Amarone risiede nel suo processo di produzione artigianale. Le uve, tipicamente Corvina, Rondinella e Molinara, vengono accuratamente selezionate a mano. Dopo la vendemmia, i grappoli vengono posti su graticci o cassette in ambienti ventilati, dove subiscono un processo di appassimento che può durare diversi mesi. Questa fase è cruciale per ottenere l’intensità e la complessità aromatica che contraddistinguono l’Amarone.

Successivamente, le uve appassite vengono pigiate e il mosto fermenta a lungo e lentamente, spesso per mesi. Questo lungo periodo di fermentazione contribuisce a sviluppare la struttura e la profondità del vino. L’invecchiamento in botti di legno che segue, conferisce al Vino  la sua nota robusta e il carattere inconfondibile.

corvina raccolta

Corvina raccolta

Il Profilo Gustativo Inconfondibile

Il Vino Amarone si presenta al calice con una tonalità intensa, che varia dal rubino al granato, a seconda dell’invecchiamento. Il profumo è avvolgente, con note di spezie, liquirizia, frutta rossa matura, vainiglia  e talvolta sentori di cioccolato e tabacco. In bocca, è un’esperienza avvolgente: corposo, con tannini morbidi e una persistenza notevole. L’Amarone è spesso associato a piatti robusti come arrosti, formaggi stagionati e cacciagione, ma è anche un buon vino da meditazione.

I Terroir Unici delle Colline Veronesi

Le colline veronesi, e in particolare la zona della Valpolicella, sono il terroir perfetto per la coltivazione delle uve destinate all’Amarone. Il clima favorevole, l’altitudine e la composizione del suolo conferiscono alle uve caratteristiche uniche, che si riflettono poi nel bicchiere.

graticci in Valpolicella

graticci in Valpolicella

Amarone, un Viaggio Sensoriale

In un mondo dove la produzione di vino è in costante evoluzione, l’Amarone mantiene la sua posizione di vino distintivo, intrecciando abilmente tradizione e innovazione. Un bicchiere di Amarone è un viaggio sensoriale attraverso il tempo e la terra, una celebrazione di maestria enologica e dedizione alla qualità. Gustare un Amarone significa immergersi in un’esperienza unica e indimenticabile, un inno al patrimonio vinicolo italiano.

Per gli appassionati:

nel 2024 l’Amarone Opera Prima,  si svolgerà come sempre al Palazzo della Gran Guardia proprio davanti all’arena. il 3 e 4 febbraio ( con apertura die banchi d’assaggio alle 12.30) prenderà il via la manifestazione che come sempre farà scoprire le nuove annate

amarone anteprima

amarone anteprima