Articoli di Roberta Capanni per la rubrica – Viaggiare – Una giornata passata a Massaciuccoli in provincia di Lucca può darti l’idea di quanta pace, bellezza, armonia ci siano in questa bellissima penisola che è l’Italia. Normalmente la nostra meta in questa zona è sempre stata la Versilia e, per trovare relax e ispirazione, ogni tanto ci concedevamo una passeggiata a Torre del lago Puccini dove il grande compositore aveva la sua villa e dove riposa.
Ma questa volta la nostra meta era visitare la parte opposta del lago. Ogni tanto ci piace tornare su questa sponda poco battuta. Infatti, nonostante il progresso, qui la vita pare scorrere tranquilla anche nel pieno della stagione estiva.
Un po’ di storia
In questa zona, oggi in gran parte bonificata anche se ne rimane una parte rilevante, per secoli, acqua e terra si sono contese lo spazio.
Circa 20.000 anni fa qui c’era una vasta pianura, poi con lo scioglimento dei ghiacciai l’acqua arrivò a lambire le Alpi Apuane. Con il tempo l’Arno, il Serchio e la Magra, i maggiori corsi d’acqua della zona, portarono sedimenti dando vita a cordoni sabbiosi che, poco a poco, formarono una vasta laguna.
Tutto il lago e parte della zona palustre sono inclusi nel Parco Naturale di Migliarino – San Rossore, che non è stato in grado di arrestare alcune forme di pesante degrado ambientale.
Il lago ha un emissario funzionale, il Canale Burlamacca che si getta entro il porto di Viareggio. Esiste poi il fosso della Bufalina, dal quale le acque vengono spinte al mare tramite un impianto idrovoro. Gli immissari consistono nel modesto Rio di Quiesa, il canale Barra e soprattutto nei canali di drenaggio delle bonifiche retrostanti la sponda pisana, che apportano acque di cattiva qualità.
Volevamo tornare in questa parte di Toscana.
Massaciuccoli: come arrivare
In auto– Il viaggio verso Massaciuccoli parte dalla strada che porta a Massarosa. Arrivando Da Lucca o da Viareggio si esce a Massarosa e si prende la S.S. 439 Lucca A Quiesa prendere a dx. per Massaciuccoli
Per chi viene da Pisa , che dista 18 chilometri, si prende l’Aurelia (S.S.1)18 km)e al km 343, subito dopo il casello Pisa Nord, a dx. prendere si prende sulla destra Via Traversagna. Ci sono le indicazioni per il paese di Massaciuccoli.
In treno- Il treno vi porterà alla stazione di Pisa da qui o si noleggia un’auto o si prende un taxi. Ci vorrà poco più di 30 minuti.
In bus– Questa vi porta a Torre del Lago Puccini e da qui fino a qualche tempo fa c’erano dei battelli per attraversare il lago ma pare che il servizio non sia attivo al momento. Quindi da Torre del Lago bisogna prender un taxi per arrivare a Massaciuccoli.
La campagna si snoda piatta e, a seconda delle stagioni, incontrerete il giallo dell’estate, il verde della primavera nelle fertili distese agricole. Sullo sfondo dolci colline e in lontananza la maestosità delle Alpi Apuane.
La strada è piccola e a doppio senso, e costeggia agriturismi, abitazioni private in un’esplosione di verde e fiori colorati con le cicale d’agosto in sottofondo.
- Cosa vedere a Massaciuccoli
- Dove mangiare
- I nostri consigli
Le cose da vedere a Massaciuccoli
- Terme romane
- La villa – Mansio
- Villa dei Venulei
- Oasi Lipu
Terme romane : l’antica stazione di sosta
Da questa parte del lago si trovano varie vestigia di epoca romana. Massaciuccoli, infatti, era uno snodo importante sull’asse viario che passava per gli antichi insediamenti di Pisa, Lucca e Luni. Pare che quella che oggi chiamiamo Massaciuccoli fosse un’antica stazione di sosta lungo l’ asse viaria costiera che correva sulle dune costiere, forse la via Aurelia.
Qui si possono vedere ciò che resta delle antiche terme. Coperti da una struttura con le pareti in vetro, gli scavi mostrano il sistema di riscaldamento delle acqua che scendevano a valle dalle montagne. C’è un bellissimo mosaico, quello del frigidarium della metà del I secolo d.C.. realizzato con tessere bianche e nere mostra figure di animali come delfini dalle code intrecciate, capri marini calici con steli. Al centro c’è un tombino collegato alla fogna sottostante.
Da notare che l’ingresso è gratuito e la gentilissima signora Annarita è stata un piacevole incontro e fonte di ulteriori informazioni.
Alle terme si accedeva tramite una vasta sala per arrivare agli altri ambienti tipici degli impianti termali romani: frigidarum, tepidarum, calidarium. C’erano anche la sala massaggi, il vestibolo, la latrina.
Il salone centrale aveva muri fatti di mattoni di grandi dimensioni mentre il pavimento aveva mattonelle romboidali e trinagolari in marmo. C’erano nicchie che contenevano statue.
Il calore si produceva nel forno (praefurnium) e poteva raggiungere in alcuni ambienti anche i 60 C°si spandeva grazie a dei tubi che attraversavano pareti e pavimenti come si può ancora vedere.
La villa dei Venulei – mansio
Proprio davanti alle terme c’è un’altra struttura che racchiude un edificio che apparteneva alla villa dei Venulei che si trova più in alto. Questa costruzione degli inizi del I secolo d.C. aveva un porticato con giardino e stanze. Probabilmente era luogo di residenza ma
venne anche usato come luogo di sosta per i viaggiatori in cammino, una sorta di ostello o, chissà, una sorta di B&B dell’epoca!
Dalla parte ovest c’era anche un magazzino che aveva mattonelle esagonali in terracotta. Sempre sotto al portico c’era la cucina e altre stanze per il riposo dei viaggiatori. Sempre affacciato sul porticato c’era un piccolo luogo di culto con altare e statua di una divinità ad oggi sconosciuta.
Pare che in un primo tempo ci fosse anche una zona produttiva come era d’uso nelle ville romane. Probabilmente un frantoio perché qui la coltivazione dell’olivo è sempre stata una risorsa. Comunque sia molto probabilmente non abbastanza perché ben il locale fu suddiviso in ambienti più piccoli divenendo luogo di accoglienza. Si vede che ristorazione e accoglienza anche allora davano ricavi maggiori dell’agricoltura!
Apertura museo area archeologica venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle14.00 alle 19.00 (con accesso libero) fino al 31 ottobre 2023.
La villa dei Venulei Aproniani
I Venulei erano una potente famiglia che aveva possedimenti anche in Valdarno. La villa di Massaciuccoli era probabilmente un loro ritiro per il riposo. Ricchi e potenti grazie all’ascesa in campo politico di Lucius Venuleius Montanus console durante il principato di Nerone. I Venulei, che erano di Pisa, fecero importanti opere per la loro città come i “Bagni di Nerone” e l’acquedotto. La loro fortuna scomparve all’improvviso alla fine del II secolo d.C. e la loro villa di Massaciuccoli decadde rapidamente. La loro potenza era tale che a Roma fino al 1953 c’era una via che portava il loro nome.
Arrivare alla villa dei Venulei
Per arrivare alla villa dovete avere scarpe da ginnastica e fiato. La strada in salita che porta alla villa si fa a piedi e non è proprio comoda. Una serie di sassi “tondeggianti” fanno barcollare chi non è abituato a camminare. Il percorso però è bello: tra olivi antichi, fichi d’india e, in estate il suono assordante delle cicale. Noi l’abbiamo fatta alle 12 del 18 agosto, sole a picco, temperatura di 36 gradi ma senza grossi problemi.
Chi non può camminare invece può salire con l’auto alla chiesa di san Lorenzo dal cui piazzale si gode una magnifica vista sugli scavi con lo sfondo del lago. Salendo si incontrano costruzioni locali restaurate immerse in giardini fioriti. Si arriva sul resto della chiesa e si gira sulla sinistra per accedere al piazzale con vista. Non si potrebbe ma il prete non c’era e faceva caldo!
La villa
Della villa non resta molto…resta il fascino e l’immaginazione che corre verso quel I secolo quando il lago era ancora più vicino. Chissà che tramonti si sarà goduto chi qui trascorreva i suoi periodi di riposo! La parte residenziale della villa si trovava dove oggi si trova la pieve di San Lorenzo, e dove ora c’è il piazzale forse si trovava il castellum acquae, ovvero il serbatoio generale nel quale venivano raccolte le acque che alimentavano il ninfeo posto a metà tra le due terrazze e l’impianto termale nella terrazza inferiore.
I resti della villa sono sempre visitabili liberamente.
Oasi Lipu
L’oasi Lipu è la Riserva naturale del Chiarone e fa parte del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli E si apre sulla piccola piazzetta con porticciolo di Massaciuccoli. Vi si accede con un’offerta libera. L’esperienza in un oasi Lipu è sempre affascinante e noi la consigliamo a tutti. Ero già stata in quest’oasi e ci sono tornata volentieri nonostante il caldo.
Lungo i 700 metri di passerelle in legno si passeggia con rispetto e senza fare rumore. Un percorso di circa un’ora che permette di ammirare i tanti volatili che abitano in questa zona paludosa. Il tarabuso, il falco di palude, l’airone rosso, il tarabusino che è il simbolo dell’Oasi nel periodo giusto si possono oservare dalla capanne per la loro osservazione che si trovano lungo il percorso.
Potete contattare l’oasi Lipu al numero 0584975567.
Dove mangiare a Massaciuccoli
Per noi esiste solo Il ristorante hotel La rotonda. Due volte abbiamo mangiato qui e due volte siamo stati benissimo. Menù di mare veramente ben fatto oppure di terra. Carta dei vini ampia che copre tutta l’Italia. Ciò che non manga è la simpatia spiccia e la voglia di dialogare. Conto onestissimo. Noi abbiamo mangiato sotto al portico dove un venticello ristoratore non ci ha fatto sentire il caldo delle ore centrali.
Il consiglio è quello di prenotare per tempo specialmente la sera e, se desiderate tranquillità, chiedete se non è prevista una festa o un matrimonio. Via del Porto, 77, 55054 Massaciuccoli LU- 0584 975439
I nostri consigli
Se siete come noi, non curanti del caldo e del freddo fregatevene dei nostri consigli. Noi abbiamo affrontato la nostra visita nelle ore più calde di una giornata agostiana. Il nostro consiglio è quello di prendervela con calma e godervi tutto!
Se avete bambini piccoli “incontenibili” evitate di visitare l’Oasi perché è facile che non vedrete nessun volatile!
Per chi ama la bici ci dicono che molto bello è il percorso della ciclopista Puccini che parte dal porticciolo di Massaciuccoli e arriva fino al ponte di San Pietro a Lucca. Adatto a tutti anche ai bambini pare offra una vista magnifica sul Lago e che sia ben attrezzato.