Il campeggio delle parole è il campeggio degli scrittori, una tre giorni dedicata a chi ama le parole di carta e non solo. Passi, parole, sogni è una rassegna ancora bambina che già promette bene.
Perché vi parlo di qualcosa che può sembrare di nicchia? Perché ne vale la pena e i miei lettori sanno che non scrivo mai niente di ciò che non ho provato e in cui non credo.

Un’associazione, una casa editrice, un piccolo gruppo di eroi che credono “fermamente credono” che il mondo possa essere un luogo migliore anche attraverso i libri, la musica, lo stare insieme e il camminare. La pesantezza della vita che si alleggerisce, prende il meglio del tempo a noi a disposizione per crescere e godere dei doni che ognuno ha.

Passi parole e sogni di cammino

Passi parole e sogni di cammino, quello reale che riapre nuove vie, quello che ripercorre la memoria e restituisce dignità ad eroi spesso dimenticati. Il cammino dei sogni infranti e il cammino dei sogni possibili.

I libri di Mompracem  è un’associazione, pubblica libri ma appellarli come editori è riduttivo. I libri di Mompracem sono un gruppo di persone che sceglie parole che possano viaggiare incontrando lettori. Tigri e tigrotti, così si definiscono, i sognatori con i piedi per terra che hanno dato vita a questa bella realtà tutta da conoscere.

presentazione del libro Lettere senza confini di Gaia Simonetti

presentazione del libro Lettere senza confini di Gaia Simonetti

L’ Appennino e la sua magia

E non poteva che essere l’Appennino ad accogliere chi ama il viaggio, il cammino, il cibo che racconta il territorio e le persone allo stesso modo della musica e il buon vino. Passi parole sogni 2023 è stato un bel momento, fatto di incontri interessanti, di spritz e musica con “le letture diverse di libri diversi” come Quel Pulmino giallo di Giuseppe Leo Leonelli o La terapia del Bar di Paolo Ciampi. Autentiche Tigri di Mompracem.

E ancora il Laboratorio di scrittura “Crescere con le parole” che ha entusiasmato i partecipanti, le presentazioni democratiche  in cui (a mia insaputa) mi sono ritrovata. Momenti  che hanno accolto non solo le pubblicazioni  di Mompracem ma piccole e grandi case editrici. Perché i libri son fatti dalle persone, da chi ha qualcosa da dire e da raccontare. Sono messaggi in bottiglia che prima o poi qualcuno leggerà e, state sicuri, lo farà nel momento più giusto della sua vita.

La visione della gioia di vivere

E quando il cuore è gioioso anche l’incontro con le parole dei libri, che raccontano il dolore o la vita difficile delle periferie, diventa momento di  una riflessione costruttiva.

Scrittori Mondadori, scrittori di piccoli editori, lettori in cerca di parole, serate con la chitarra intorno ad un braciere che non voleva saperne di accendersi. Stelle e temporali estivi, agriturismi e tende, cibo casereccio da condividere in lunga lunga tavolata insieme ad un bicchiere di lambrusco o di pignoletto. Questo è avvenuto in questa tre giorni di passi, parole e sogni.

Un libro e la lettura

Ma perché tanto interesse per i libri si chiederanno i tanti italiani che nemmeno  leggono  un libro all’anno?

Riporto qui i dati IST 2021:

ad aver letto almeno un libro nell’ultimo anno è il 40,8% della popolazione di 6 anni e più, valore in linea con quello del 2020 (41,4%).

Il 69,2% dei lettori legge solo libri cartacei, il 12,1% solo e-book o libri on line, lo 0,5% ascolta solo audiolibri mentre il 18,2% utilizza più di un supporto per la lettura (libro cartaceo, digitale, audiolibro).

Perché un libro è una raccolta di parole che raccontano il mondo attraverso  storie, vere o sognate, in cui riconoscersi. Perché un libro ti insegna sempre anche quando non ti piace perché se è arrivato tra le tue mani un motivo c’è sempre.

E quindi ben venga il Campeggio delle parole   dedicato ai lettori e  agli scrittori che sono prima di tutto lettori.  Non si può né scrivere né leggere senza amare fondamentalmente le parole e le storie.

Passeggiata ( in salita) perv arrivare alle cascatelle del Molinello

Passeggiata ( in salita) perv arrivare alle cascatelle del Molinello

L’Appennino che accoglie

E su tutto, la natura rigogliosa delle montagne dei comuni membri dell’Unione dell’Appennino Bolognese. Bella l’idea di creare una manifestazione in un campeggio vicinissimo all’uscita autostradale di Rioveggio!

Natura e piccoli paesi come Monzuno che nei disgraziati anni del boom ha sacrificato la sua piazza per la costruzione di un palazzetto. Il vice sindaco e assessore alla cultura è anche una delle “tigri”.  Ermanno Pavesi, che ama questi boschi e come tutti ama Bologna che è due passi. Quanta differenza trovo qui dalla mia Toscana così superba!

Monzuno

Boschi, cammini e pensieri

Immerso nei boschi, senza inutili etichette le tigri  che amano viaggiare “sui crinali” hanno fatto nascere questo momento anche per raccontare il viaggio.
Viaggi che ti fanno salpare per isole sconosciute, pur restando ancorato al divano.
Viaggi che si snodano tra bellezze mozzafiato, sassi,  asfalto bollente d’estate e ghiacciato d’inverno.
Viaggi che ripercorrono i passi antichi che hanno aperto vie, passi che ci hanno portato ad essere, millennio dopo millennio, ciò che ora siamo.

Personalmente mi rifugio da sempre tra le pagine dei libri. Sono il conforto migliore per la mente e per il cuore.
Personalmente, dopo gli schiaffi della vita che mi aveva creato fiduciosa verso il genere umano ho pochi e selezionatissimi amici. Personalmente rifuggo anche  dalla mondanità che odora di falsità e, finalmente, ho incontrato un luogo “non luogo” in cui mi son sentita davvero bene. E lo consiglio a tutti, scrittori, lettori e soprattutto come “terapia” per chi dice “ che a leggere si annoia”.