Articolo di Roberta Capanni per la rubrica “ Di-vini” – Trent’anni di  Chianti Classico Collection. – Segna i trent’anni la rassegna Chianti Classico Chianti Classico Collection il 2023, un appuntamento importante e ricco di significati. La manifestazione era  nata come Anteprima del Chianti Classico nel 1993 ed è crescita tanto. Ad oggi, infatti, sono 206 le aziende del Gallo Nero che hanno presentato le loro ultime annate di Chianti Classico annata, Riserva e Gran Selezione alla stampa e ai professionisti del settore.

Il  classico marchio che da sempre distingue le bottiglie di  Chianti Classico è il Gallo Nero, storico simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti, riprodotto fra  l’altro dal pittore Giorgio Vasari sul soffitto del Salone dei Cinquecento, nel fiorentino Palazzo Vecchio.

Le tappe

Una storia lunga quella del Chianti, infatti, il primo documento in  riferimento al Chianti, nella qualificazione di origine del suo vino, è del 1398. Il Chianti come vino è menzionato come tale, anche in una lettera del 1404 dal proprietario di Vignamaggio al mercante Datini.

Nel 1716 Il Granduca di Toscana Cosimo III fissa i confini della zona di produzione del vino Chianti, in vino che ormai dal 1500 era entrato nelle corti e amato dal papato.

Nel 1924 nasce il Consorzio per la difesa del vino  tipico del Chianti e della sua marca  d’origine: il simbolo del Gallo Nero.

Nel 1932 viene aggiunto il suffisso “Classico”  per distinguere il Chianti originale da quello prodotto al di fuori del territorio delimitato nel 1716.

Nel 1996 il Chianti Classico ottiene  la DOCG (Denominazione  d’Origine Controllata e  Garantita), il riconoscimento più alto per i vini italiani di qualità.

Nel 2013 L’Assemblea dei soci del Consorzio Vino Chianti Classico approva una serie di modifiche al disciplinare di produzione che danno l’avvio a un vero e proprio riassetto della denominazione.

Nel 2016 Nel 2016 si celebra il Trecentesimo Anniversario  dalla promulgazione del Bando di Cosimo III e viene  annunciato l’avvio dell’iter per la candidatura del  territorio del Chianti Classico a Patrimonio dell’Umanità presso UNESCO.

Il Chianti Classico in numeri

 

70.000 ha di superficie vitata del territorio Il territorio di produzione che  comprende,  le province di Firenze e Siena, i comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti  e Radda in Chianti per intero e, in parte, quelli di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo  Berardenga, Poggibonsi e San Casciano in Val di Pesa.

10.000 ha  di vigneti iscritti all’albo del Chianti Classico, 7.000 ha uvaggio indicato dal disciplinare di produzione Sangiovese: minimo 80%, fino al 100%,  altri vitigni a bacca rossa autoctoni o internazionali autorizzati: massimo 20%

La produzione media annua si attesta, in bottiglie (ultimi 10 anni) in 35/38 milioni, con una produzione media annua in ettolitri (ultimi 10 anni) 270.000.
Esportato in oltre 160 paesi conta di 482 Soci del Consorzio Vino Chianti Classico

Dalla sua fondazione il Consorzio Vino Chianti  Classico si occupa della tutela, della vigilanza e della valorizzazione della denominazione Chianti  Classico.

Il 2014 è l’anno in cui si è compiuto un vero e proprio riassetto della denominazione con l’introduzione di una nuova tipologia, la Gran Selezione, posta al vertice della piramide qualitativa della DOCG. È la prima volta che  questo accade nella legislazione vitivinicola italiana. Sotto una chiara visione delle tipologie di Chianti Classico.

I nostri assaggi

In un panorama vasto ( 206 le aziende presenti) le scelte di degustazione non sono facili . Apparte i grandi nomi da cui cerchiamo, anno dopo anno, riconferma ( con poche delusioni) la scelta quest’anno è ricaduta  su quelle aziende (e son sempre di più) che hanno puntato sul biologico.

Chianti Classico DOCG  Morino 2021  80 % Sangiovese, 10% Canaiolo, 5% Pugnitello 5% Colorino. – Ha del percorso da fare e qualche imprecisione.

Chianti Classico DOCG Nozzole 2021  campione da Botte, Sangiovese 100% –  promette ma acerbo, un buon naso ma deve far strada.

Chianti Classico DOCG  Caparsa 2020 , 100% Sangiovese- Un vino con una buona vibrazione dove si sente la terra a cui appartiene.
Chianti Classico DOCG  Ottomani 2020 , Sangiovese 100%  – Un vino dove la terra è presente, c’è armonia ed è assolutamente godibile. Buoni i profumi al naso  di bella gestione in bocca. Consigliato

Chianti Classico DOCG Riserva Lareale 2019 Lamole di Lamole 100% Sangiovese – Alla degustazione particolare a cui lo abbiamo sottoposto ci ha sorpreso nonostante sia un vino perfetto dal punto di vista di una degustazione classica è un vino “morto”, perfetto ma vibrazionalmente morto.  Il terreno su cui poggiano le viti è dei migliori ma si porta dietro un peso energetico che andrebbe alleggerito.

Chianti Classico DOCG Gran Selezione  Monnalisa 2018 Vignamaggio 95% Sangiovese 5% Cabernet Sauvignon – Sinceramente ci aspettavamo di più da una Riserva.