Articolo di Roberta Capanni per la rubrica “Consigli di gusto” – Lo scenario è quello impareggiabile di Firenze. Siamo sui tetti dai coppi rossi, sullo sfondo la Cupola del Brunelleschi, c’è silenzio e pace.
Al quinto piano del Museo degli Innocenti, in piazza SS. Annunziata, abbiamo goduto dello spazio del Caffè Verone. Un’oasi che lascia la vita frenetica che contraddistingue la nostra società, al livello della strada e si apre sui tetti permettendo di godere della città da un punto di vista particolare e di gustare specialità che fanno parte della sua cultura.
Il locale accoglie il visitatore sotto il loggiato e si sviluppa anche all’interno aprendosi in uno spazio contemporaneo, luminoso in un continuum dove il panorama si fa parete grazie alle ampie vetrate.
Non solo per turisti
Un locale che accoglieva turisti e fiorentini per la colazione, un caffe e aperitivi nell’ora del tramonto. Ora l’offerta si è ampliata con il pranzo dedicato alla toscanità a tutto tondo grazie alla Executive Chef Adriana Melani. Menù di stagione e “presenze fisse” come i pici al ragù di carni bianche e il Peposo che rendono questo menù invitante, perfettamente in linea con ciò che stiamo ammirando.
La nuova gestione da parte del Gruppo Elior Ristorazione SpA, (multinazionale francese della ristorazione con 10.000 collaboratori e 2.000 ristoranti aziendali in tutta Italia), ha permesso di dar vita a questa offerta che sicuramente incontrerà il favore anche degli esigenti fiorentini.
La scelta di un menù a la carte dedicato al pranzo non esclude che alla sera lo spazio sia prenotabile per eventi personali attingendo a qualche piatto dello stesso menù.
Un menù toscano dove la tradizione entra e volutamente non si perde in piatti coreografici ma punta alla bellezza della sostanza.
Non mancano le ricette vegetariane e i dolci fatti in casa e un’ottima cantina che mette al primo posto etichette toscane con alcune referenze provenienti da altre regioni italiane, bollicine franciacorta e champagne.
La nostra esperienza
Il flan di broccoli con crema di pecorino è stato il nostro assaggio d’inizio. Niente stonature, crema morbida e leggera, verdure di stagione, un ottimo inizio degustato con Prosecco rosè-Merotto Grani Neri.
Buoni i Pici al ragù di carni bianche, ricetta non propriamente fiorentina ma ormai ricercata e conosciuta in tutto il mondo. Ragù ben fatto e pici cotti al punto giusto. Un piatto gradevole che non ci ha per niente appesantito e ci ha “inviato” con piacere verso la seconda portata.
Il peposo, come sempre, è “la prova del nove” di ogni chef che voglia cucinare toscano, e Adriana Melani ha portato in tavola la sua maestria con un peposo ottimo, a nostro avviso davvero ben bilanciato, con carni cotte la punto giusto, i grani di pepe ben bilanciati, un piatto per cui vale davvero la pena di tornare.
Scelta interessante le patate rifatte, che in pochi propongono e che, al contrario, sono un piatto della cucina di casa che in pochi osano.
Chiusura in bellezza con il dolce casereccio alle nocciole, di giusta consistenza, che ha regalato la gioia del profumo delle torte fatte in casa mentre al morso, si è presentato soffice ma non artefatto, umido ma non troppo con qualche nota croccante.
In conclusione…
Il Caffè Verone è un locale che unisce molte cose insieme. Il silenzio dei tetti, una visione che spazia dalla Cupola alle colline, un menù che non cerca di strabiliare ma di raccontare la città che accoglie questo locale. Se siete in giro per la città e volete fermarvi per la pausa pranzo, se avete amici o clienti a cui mostrare una vista insolita di Firenze e nel mentre raccontarla attraverso la sua cucina ma con misurata eleganza, il Caffè Verone è il posto giusto.
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 21.30 Per informazioni e prenotazioni Caffè il Verone 345 1678267
caffedelverone@elior.it