Lajatico è un ameno borgo della Toscana. Siamo in provincia di Pisa e ce ne sono tanti, sono simili. Deliziosi, tranquilli, appoggiati sulle colline a guardia, un tempo di possibili invasori, oggi del panorama.
Erano quasi tutti castelli, più o meno piccoli, fortezze a difesa di una famiglia e dei loro possedimenti.

Lajatico però ha avuto una fortuna di dare i natali ad Andrea Bocelli, che non ha bisogno di presentazioni. La fama mondiale del cantante ha fatto acquistare al borgo un’aria più sofisticata di altri. Qui gli stranieri arrivano da tutte le parti del mondo per vedere il paese ma soprattutto il famoso Teatro del Silenzio.

Lajatico Piazza Vittorio veneto – Foto R. C

Fama e denaro possono davvero fare molto

A Lajatico si arriva percorrendo la Strada di Grande Comunicazione che unisce Firenze, Pisa e Livorno: uscita Pontedera- Ponsacco.

Il borgo di Lajatico si trova in collina a circa 600 metri e il panorama è quello toscano, punteggiato di oliveti, qualche vigna ben curata e seminativo. Entrati nel borgo, costeggiamo la strada  che costeggia a destra laterale la piazzetta San Carlo per raggiungere il parcheggio.

 

La Piazzetta San carlo  si presenta ricca di verde con un torrino neo gotico. Qui tutto sembra sistemato come in una casa “ben Tenuta”. Ci colpiscono i lampioni che sembrano lampadari rosso intenso a forma di abat jour ma forse sono qui solo in questo momento.

Il paese infatti è culturalmente vivace. Ci sono mostre ed esposizioni che si rincorrono nell’arco dell’anno.

Piazzetta San carlo con il suo torrino neogotico- Foto R.C.

Lajatico velocemente

Passeggiare per queste strade è piacevole, non c’è molto da vedere, non siamo certo a Lari con il suo castello dei Vicari. Comunque c’è vita, qualche straniero, mamme ai giardinetti che si affacciano su un panorama di tutto rispetto sulla valle, qualche negoziante sulla porta a far due chiacchiere.

Ci dirigiamo nella piazza principale Piazza Vittorio Emanuele. Qui si affaccia la  torre campanaria munita di orologio che, probabilmente, faceva parte dell’antico castello di Lajatico (di cui si ha notizia già prima del 1000 d.C). È rimasto solo questo e una parte di facciata. C’ è uno stemma in pietra raffigurante il simbolo della Repubblica Marinara di Pisa e anche  un leone in pietra con  uno scudo scolpito con il giglio di Firenze che racconta la storia e i passaggi di mano. Il Castello fu venduto ai fiorentini da Pietro Gaetani nel 1405;  e loro, nel 1434, ne smantellarono le torri e le mura.

Lajatico Palazzo pretorio oggi civile abitazione Foto R.C.

Percorrendo la strada che costeggia i giardini con vista ci si imbatte nel palazzo  Pretorio di Lajatico che   risale XII secolo. Si possono vedere ancora le carceri e la struttura originaria con gli stemmi dei vari signori anche se oggi è un’abitazione privata.

Una pieve ampiamente rimaneggiata

Proseguendo   si incontra la struttura del cinema teatro. Tornando indietro ci siamo diretti alla Pieve di San Leonardo  risalente al 1275.   Se vi aspettate una classica Pieve forse dovrete ricredervi perché nel 1800 di danni ne sono stati fatti molti: furono aggiunte due navate laterali e, nel 1925, venne rifattala  facciata.  Oggi un affresco del 2001 dell’artista pisano Paolo Maiani prende gran parte della chiesa.

Foto R.C.

Il teatro del Silenzio

Il Teatro del Silenzio è uno spazio ricavato nelle colline, dal loro degradare.  Leggiamo sulla guida che lo scenario  è costituito da un laghetto circondato da blocchi di travertino  su cui  si alternano ogni anno opere di artisti di fama internazionale.

Un teatro avvolto nel silenzio  per 365 giorni all’anno. Si raggiunge tramite la Via del Silenzio, un percorso pedonale che conduce al teatro del Silenzio con punti di sosta e  panchine di travertino e piante autoctone. Probabilmente tutta la bellezza di questo teatro si mostra al momento del suo evento annuale. Opere d’arte si alternano nel panorama ma noi non abbiamno potuto neanche arrivare al teatro perchè per ben due mesi è stato preso per un evento Ferrari. Inaccessibile anche la via dle Silenzio per i poveri mortali.

le colline inavvicinabili colline Del teatro del Silenzio – Foto R. C.

Non siamo rimasti colpiti da Lajatico sinceramente. Lajatico ci è sembrato senza una “sua anima”. Chissà dorse siamo arrivati con troppe aspettative. Ci sono posti della Toscana che offrono molto di più, dorse non sospitano costosi eventi internazionali ma rimandano a qualcosa di più vero.

E quindi il viaggio continua da qui vicino. A soli 7 chilometri c’è Orciatico, antico borgo longobardo. Qui ci sono la Torre del Castello, antichi Mulini a vento e la Mofeta dei Borboi, uno spettacolo geotermico particolare, emissioni naturlai di anidride carbonica. Il nome “mofeta” deriva dalla dea Mefite, di origine osca o sannita, protettrice delle acque e della terra, anticamente adorata dai contadini perché assicurava fertilità e prolificità.