La bellezza e la libertà hanno lo stesso sapore. Non c’è bellezza da godere se non c’è la libertà di farlo. Noi siamo stati zitti, abbiamo osservato, abbiamo studiato i documenti, verificato ogni notizia. Non siamo stati fermi ma abbiamo fatto i conti, letto articoli di riviste sceintifiche prestigiose, abbiamo guardato e incroviato i dati di altri paesi.
Poi abbiamo gaurdato intorno a noi. Abbiamo parlato con la gente, con i sanitari. Abbiamo capito che non tutto è come sembra. Lo abbiamo toccato con mano. Abbiamo visto gente impaurita nel raccontarti la verità. Abbiamo visto gente morire senza motivo e tanta gente guarire da un’influenza diversa. Abbiamo ascoltato i militari richiamati mentre curavano con successo con i pochi medicinali in loro dotazione e poi abbiamo visto lugubri camion. Abbiamo visto, ascoltato, fatto i conti e ora possiamo dire che non torna niente.
Non torna niente
Non torna, non torna niente. Non siamo contro questo o quello, siamo solo persone che vogliono ragionare e non ascoltano i media allineati. Non sappiamo perchè presidenti di regione inneggino a comportamenti da regime politico anti libertà. O forse lo sappiamo ma non vogliamo credere che abbiamo venduto quella stessa gente che li ha messi su quella sedia.
Ci sono persone completamente “perse” e tante altre, tantissime che ancora sanno mettere in fila le idee. Persone che non si vendono per “una pizza” al ristorante anche perchè all’aperto puoi averla quella pizza. E se vuoi stare al chiuso vai in uno stabilimento balneare e puoi starci!
La storia insegna
La storia insegna e questo ci spaventa. L’Italia anzi gli Italiani o meglio gli “Itagliani” quelli che pensano di sapere e non sanno, non sanno la storia vera del loro popolo. Loro ci spaventano. Italiani: siamo gente capace di passare da un colore all’altro in batter di ciglia. Siamo gente che si vendica facendo stragi ben più terribili di quelle dei propri aguzzini. Gente che poi insabbia tutto e riscrive la “sua storia”: Gente capace di mettere a testa in giù un uomo e una donna senza neanche un processo. Un processo che ad altri aguzzini, ben più temibili, è toccato.
Pennivendoli e piccole star
Siamo gente che si vende per un passaggio in tv. Oggi i “pennivendoli” italiani sono i peggiori, tutti in carriera (spesso politca) e sono tutti in tv. Qualche ragionamento ancora si fa ma suio giornali, quelli che la gente non legge più. La gente legge i titoli e chi fa il titolo lo fa per attrarre anche se dentro l’articolo c’è scritto il contrario.
I nostri virologi, che prima di tutta questa pazzia nessuno guardava e qualcuno neanche sapeva della loro esistenza, dicono tutto e il contrario di tutto. Cancellano collaborazioni con le case farmaceutiche e offendono i premi Nobel in tv.
Siamo un paese di gente pericolosa, perchè l’ignoranza è pericolosa. Un paese di violenti travestiti da pecorelle. Siamo frutto di una storia di annebbiamento. Le grandi menti son sempre fuggite da questa penisola dove la bellezza e la libertà non sono mai andate d’accordo e dove la parola corruzione non ha alcun valore.
Siamo un paese di maleducati e di risse televisive. Siamo un paese perso? No perchè il bello sta venendo a galla. Non si vede ma c’è ed è fatto di gente che non vive solo per il denaro. Di gente che ancora abbraccia con affetto caloroso. Di gente che dialoga con la natura. Di gente per cui la parola Libertà ha un valore grande e reale da non svendere per una pizza. A loro, e son tanti, diciamo grazie.