La storia di Beatrice: è una di quelle che ti fanno ben sperare per il mondo. Un’idea che è nata un anno fa e “che è cresciuta grazie all’entusiasmo di tutti e 85 i detenuti  e soprattutto dei responsabili del penitenziario dell’Isola di Gorgona. Beatrice Massaza, titolare si un’azienda agricola è la vincitrice del progetto Recto Verso.   Il progetto vincitore del bando ‘Agro-Social: seminiamo valore’  realizzato da Confagricoltura e JTI Italia.

Un olio unico, quello prodotto, reso ancora più speciale da chi lo fa: i detenuti del penitenziario dell’isola di Gorgona. In ogni bottiglia c’è molto più di un prodotto di qualità, nato da una varietà particolare di olive.  Ci sono  percorsi di formazione per acquisire le conoscenze agronomiche biologiche, le competenze sul marketing e la comunicazione.  Soprattutto c’è la possibilità di trovare in un lavoro il riscatto di una vita.  

 

Il racconto di Beatrice

Beatrice Massaza è da sempre impegnata nel sociale. “Non è beneficenza, ma uno scambio alla pari tra persone. Persone  che cercano una strada nuova e aziende che hanno bisogno di lavoratori che sappiano fare un mestiere. Il nostro progetto è nato lì perché l’azienda agricola di Gorgona è il luogo ideale. Da qui è nato un percorso articolato, che diventerà entro due anni un modello di lavoro da esportare anche in altri istituti penitenziari. Grazie ad Apot-Associazione produttori olivicoli toscani abbiamo creato una rete di aziende, circa un centinaio, interessate a partecipare e attivare percorsi formativi e di inserimento lavorativo. Vogliamo che dal carcere non escano ex detenuti, ma potatori esperti o agricoltori”.

Insegnare passo per passo

Dalla  raccolta delle olive al lavoro al frantoio. Il passaggio successivo sarà la formazione sulla commercializzazione e la comunicazione. Dalla creazione delle etichette fino alle campagne pubblicitarie e le strategie di vendita. Sono previsti anche corsi di degustazione. Verranno poi creati dei videotutorial che serviranno a far conoscere ed esportare il modello di lavoro di Gorgona ad altri istituti penitenziari italiani. “Stiamo pensando di creare anche una web tv – aggiunge Beatrice Massaza .Vogliamo sviluppare e divulgare il più possibile questo modello. Rispetto dell’ambiente,  rispetto del lavoratore,  qualità del prodotto e attenzione al consumatore, fino ad arrivare alla creazione di un ente certificatore con tecnologia blockchain”.

Tanteb le idee progetturali

Il bando “Agro-Social: seminiamo valore”  ha ricevuto la candidatura di numerose idee progettuali di qualità provenienti dai territori coinvolti di ToscanaUmbriaVeneto Campania.  L’idea è di  di stimolare la creazione di opportunità e nuovi modelli di sviluppo per le comunità locali rurali del Paese sostenendo progetti concreti di impresa, sostenibilità e solidarietà

Italia leader nell’agricoltura sociale

“Il nostro Paese – ha ricordato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – è leader in Europa per l’agricoltura sociale. Confagricoltura ha sempre creduto al ruolo determinante del settore nel contesto sociale ed economico. In questo momento storico poi, così delicato per l’Italia, siamo convinti della necessità di investire in questo modello di sviluppo virtuoso e competitivo, che permette di coniugare le politiche del welfare con la produttività e la salute”.

Tutti i progetti finalisti hanno avuto a disposizione durante la precedente fase di tutoraggio un patrimonio di esperienze. Suggerimenti e competenze per dimostrare come inclusione sociale, sostenibilità ambientale e visione imprenditoriale possono davvero coesistere. L’obiettivo, in linea con il Piano di Ripresa e Resilienza del Governo, è di contribuire alla riduzione del divario economico e sociale, creare occupazione, sostenere la transizione verde e migliorare la capacità di ripresa dell’Italia.

Recto Verso_penitenziario_credits Pierangelo Capolattano

“E’ arrivato il momento di prendere atto che non può esserci crescita se non si garantiscono sostenibilità economica, sociale e ambientale. In questa visione rientra il nostro impegno pluriennale per supportare un comparto strategico della produttività del Paese e stimolare le capacità innovative che il territorio stesso può esprimere. Lo  ha detto Gian Luigi Cervesato, presidente e amministratore delegato di JTI Italia – Per portare a casa la sfida alle disuguaglianze serve un dialogo costante tra tutti gli attori della società. Questo progetto realizzato con Confagricoltura ne è un esempio. Solo insieme possiamo trovare le migliori soluzioni. Bisogna partire dal giusto equilibrio che consenta di sviluppare una visione di lungo periodo per ripensare i modelli produttivi e di consumo del futuro” ha concluso.

Un incontro importante

All’incontro hanno preso parte anche le istituzioni che hanno ribadito la rilevanza e il valore che il settore agricolo ha per il tessuto produttivo del Paese.

“Oggi abbiamo avuto il piacere e l’onore di premiare progetti che hanno saputo dare concretezza alle potenzialità del welfare rurale. Progetti su cui abbiamo creduto sin dal 2015 quando, in Parlamento, approvammo la tanto attesa norma sull’Agricoltura Sociale. I soggetti più vulnerabili della società, grazie ad iniziative come queste, divengono così protagonisti attivi della vita agricola e produttiva dei territori.In questo modo si uniscono innovazione e antichi saperi. Risultati ancor più determinanti alla luce del tragico momento storico che stiamo vivendo e che dobbiamo fronteggiare facendoci comunità. E in ciò l’agricoltura dimostra, ancora una volta, la sua importante funzione sociale” .