La grappa del Trentino e l’Italia.

Profumi e saperi di un prodotto tutto italiano

La grappa è prodotto italiano. Viene distillata da vinacce di uve italiane vinificate in Italia e altri distillati europei non possono prendere questo nome. Un distillato italiano al 100% sulla cui origine non si hanno certezze è sicuro che non fosse destinata ai ceti più abbienti, anche perché era sicuramente diversa da quella che si produce oggi. Sicuramente più forte , secca e con profumi meno intensi e tanti difetti.
Oggi la grappa ha acquistato la sua nobiltà, non è più il bere “forte” degli alpini impegnati al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, ma un prodotto selezionato ricavato da vinacce fresche e non miste.

cof
La grappa oggi è ricca di profumi, più morbida e suadente e ottenuta con “alambicchi” di ultima generazione. A tutela della sua produzione nel 1960 è nato L’Istituto Tutela della Grappa del Trentino, grazie a cinque distillatori, Bertagnolli, Pisoni, Sebastiani, Segnana e Bassetti, che avevano compreso l’importanza delle regole di autodisciplina e dei controlli di qualità sulla grappa. Oggi l’Istituto conta 27 soci dei quali 24 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina mentre nel resto d’Italia i distillatori sono meno numerosi ma offrono sempre grappe di grande qualità.
Degustare la grappa apre a mondi interessanti. Per chi degusta vino, la degustazione di grappa regala e aggiunge intensità e profumi che pur provenendo da una stessa materia, si esprimono in modo diverso.
Per questo ci fa piacere raccontarvi l’esperienza degustativa che abbiamo avuto con due delle aziende fondatrici dell’Istituto Tutela della Grappa del Trentino come Segnana e Bertagnoli.
La nostra prima tappa è stata la distilleria Bertagnoli a Mezzocorona dove si fa grappa dal 1870. Siamo nella Piana Rotaliana, terra vocata per la coltivazione della vite, tra l’Adige e il Noce. Qui è di casa il Teroldego Rotaliano. La storia della distillazione da Bertagnoli è scandita da cambiamenti di lavorazione, invenzioni, miglioramenti che hanno portato l’azienda ad essere una delle migliori produttrici.

La grappa del trentino firmata Bertagnoli

cof
Per le vinacce più fresche e ancora grondanti Bertagnoli si affida a piccoli produttori, che arriva in piccole casse e viene lavorato subito per non disperdere i preziosi profumi. Oggi, alambicchi discontinui a bagnomaria controllati attraverso un computer, permettono di ottenere sempre un prodotto top di gamma, evitando l’errore umano.
Beppe Bertagnolli parla con passione del suo prodotto. Grappa di Teroldego, grappa di Moscato Giallo Trentino, grappa di Nosiola trentino sono solo alcune delle tipologie di grappe prodotte che coprono un ampio ventaglio di gusti.

La grappa del Trentino a firma Lunelli (Segrana)

cof
Secondo incontro con la grappa trentina alla distilleria Segnana, gruppo Lunelli, a Trento, dove le vinacce fanno un tragitto davvero breve essendo quelle delle uve usate per la produzione nello stabilimento adiacente dove nascono le “bollicini” Ferrari.
In Segnana, la distillazione è tradizionale, discontinuo a bagnomaria, resa ancora più efficace dai nuovi mezzi tecnici e dagli studi più recenti. Così, il cuore della distillazione, è pronto a riposare per ritrovare tutto il suo potenziale di profumi.
La degustazione in Segnana sotto la guida attenta dell’enologo Mirko Scarabello ci ha portato a conoscere meglio tre grappe giovani ovvero chiare e due invecchiate. Segnana Pinot Nero, ottenuta da vinacce uva Pinot Nero trentino, molte delle quali derivanti dalla Cuvée Rosé delle bollicine Ferrari: intensa con sentori di vinacce fresche e frutti di bosco. Segnana Traminer con vinacce di vigneti del Trentino aromatica, avvolgente, femminile ed estremamente accattivante. Sorpresa per la Cinquanta, 50% vol, una grappa complessa che affina in acciaio, assolutamente rotonda e molto armonica.
La nostra preferita: Solera Selezione ovvero uve Chardonnay e Pinot Nero attentamente selezionate, da godere a temperatura ambiente (18-20 gradi), preferibilmente in bicchieri ampi tipo “ballon”. Sentori di frutta candita, note tostate e con un finale lungo e persistente, grande piacevolezza.
Infine la Sherry Cask un blend delle migliori vinacce che come la precedente è prodotta con il metodo, unico al mondo e coperto da brevetto, della “ridistillazione della flemma” che sublima la parte più pura e pregiata delle vinacce. Con un affinamento in botti di Sherry per almeno cinque anni ottiene aromi complessi un colore ambrato intenso e note di grande intensità.
La grappa, prodotto italiano, merita ancora di più, tanto da diventare una protagonista anche in cucina.

Roberta Capanni