Battitura del grano all’Antella, una festa per tutti.
Vecchie tradizioni e legami con il proprio territorio sulle colline toscane.
Festa della battitura, la prima all’Antella, sulle colline di Firenze. La festa della battirura viene fatta da molte parti e sempre riscuote successo perché fa rivivere quella semplicità di gesti che non è poi così lontana da noi.
Se non avete mai partecipato ad una festa della battitura, vi consiglio di farlo, perché è il modo per ritrovare quella semplicità d’animo che spesso si perde tra un tweet e un post, casomai “infuocato, di Facebook.
L’ azienda Monna Giovanella di ’Antella, delizioso paese nel comune di Bagno a Ripoli (se volete sapere di più su Bagno a Ripoli leggete i nostri articoli) dove i sapori della tradizione si mantengono vivi e vitali grazie alle belle colline e alla storia che ogni pietra racconta, ha organizzato domencia 30 luglio 2017 la prima festa della battitura.
Il caldo “assoluto” non ha fermato decine e decine di persone che hanno Voluto rivivere questo momento. Intorno alla nellea colonica che sembra aver fermato il tempo dentro e fuori, piccoli stand con prodotti della fattoria, piante officilnali autoctone, il carretto dei gelati (ottimo e rinfrescante quello salvia e line!), il vino della fattoria e e la birra di grano Verna, grano antico coltivato in azienda.
Fattoria biologica e molto altro
Fattoria biologica e molto altro, l’azienda Monna Giovanella è mmersa tra gli olivi e le attività della campagna, dove è facile rivivere le vecchie tradizioni. E le abbiamo rivissute con canti alla voce contadini, con i cavalli e i butteri dell’ Associazione Cavalcanti della Tradizione, con l’antica macchina a vapore concessa dal Comune di Bagno a Ripoli.
La battitura era un momento importante nell’anno di attività agricola. Si procedeva alla separazione dei chicci di grano che poi sarebbe portati al mulino e trasformati in farina per fare il pane. Il grano ancora negli anni ’60 del secolo scorso nelle campagne veniva battuto con un macchinario grande e rumoroso con una cinghia che girava tra pulegge e ruota motrice. Nei sacchi finivano i chicchi, da un’altra parte usciva la paglia, prontamente accatastata, da un’altra la pula leggera che entrava nelle narici.
Battitura, buon cibo e buon vino
Era comunque una festa per tutti e necessitava l’aiuto di tutti. Un momento di condivisione in cui si divideva il cibo e il vino. E l’atmosfera ricreata in questa prima Festa della battitura nell’azienda Monna Giovanella è stata di qualità. Distesi su balle di fieno o sotto gli olivi, o seduti ai tavoli messi a disposizione abbiamo vissuto l’estate della campagna ammirando il panorama da cartolina di questa parte di Toscana. I vini dell’azienda, come l’ottimo rosato, il pluripremiato olio, la pasta fatta con grani antichi con trafilatura al bronzo ed essicazione (importante!) entro i 38°C per conservare le caratteristiche organilettiche del prodotto.
Grande attenzione per i bambini a cui sono stati dedicati antichi giochi e il battesimo della sella sui pony e l’informazione con un incontro sui grani antici tenuto dal prof. Benedettelli dell’Università di Firenze ( in un nostro aricolo ne avevamo già parlato)
Roberta Capanni
Roberta Capanni
Per tutte le informazioni è possibile rivolgersi a eChianti tel. 055.64.22.59, cel. 328.769.42.43 o via mailfestabattitura@echianti.it.