Pink Label il vino rosato che vive di luce propria.
Il premio Fémilalise al vino de I Balzini.
Pink Label, etichetta rosa per un vino voluto da una produttrice. Che il 2017 sia l’anno dei rosati era emerso da più parti, con una richiesta non solo del mercato interno interna ma anche da altri.
In rete le immagini postate che immortalano vini rosati sono quintuplicate e l’hastag #rosè ha indirizzato soprattutto verso la Francia anche se i #rosato italiani e i #rosado spagnoli hanno comunque ottenuto, e stanno ottenendo, molto successo.
Per questo è ancora più interessante il premio vinto dal rosato de I’ Balzini l’azienda toscana che Antonella D’Isanto porta avanti con grande impegno e infinito amore.
Il suo rosato è stato premiato in Francia al Concorso Moundial des Feminalise 2017 che si tiene a Beaune. Féminalise è un concorso di vini unico nel suo genere, dove le degustatrici sono solo operatrici del settore ed esperte, circa 700 donne che nell’edizione 2017 hanno degustato quasi 4000 vini.
Il Pink Label di Antonella D’Isanto è stato notato e premiato e non c’è da meravigliarsi perché il rosato prodotto da I Balzini è un vino che vive “di luce propria”.
Un vino luminoso, che scintilla nel bicchiere, creato dall’enologa Barbara Tamburini. Un vino che ha la consistenza di un rosso, i profumi di un bianco e la luce di un tramonto.
Un vino color del tramonto
Il Pink Label è un vino nato da una precisa richiesta di Antonella: “ Voglio un vino – disse alla sua enologa con cui è in perfetta sintonia – che abbia il colore del tramonto che si può ammirare da queste colline toscane”.
Un rosato abbastanza intenso ma soprattutto pieno di luce, con sentori di rosa tea, mughetto, ciliegia e fragola. Ben bilanciato e piacevolemente persistente.
E le viti di Sangiovese e Merlot (80% e 20%) che ci regalano il rosato Pink Label sono a sud- ovest e vengono allevate con cura maniacale, con raccolta dei grappoli manuale che vengono adagiati in cassette piccole. Vinen poi fatta una seconda selezione dei grappoli per poi procedere alla diraspatura e all’immediata pressatura. Viene fatto decantare a freddo e fatto fermentare in acciaio dove rimane fino all’imbottigliamento.
Il Pink Label nasce insieme alle altre “colorate” etichette nel cuore della Toscana, a Barberino Val d’Elsa, al confine tra le province di Firenze e Siena. Qui le viti affondano le radici nella storia millenaria e ne fanno racconti unici, che Antonella D’Isanto, siciliana di nascita ma toscana d’adozione, sa ascoltare con il cuore.
E vino dopo vino, le storie son diventate tante, fino a quella meravigliosa del Gold Label. un altro “prodotto dell’anima”, quella di Antonella che al vino regala con gioia una parte della vita. Una storia che potrete leggere nel capitolo a lei dedicato nel libro “Donne del vino in Toscana”.
Roberta Capanni