Roberto Lodovichi subentra alla presidenza dell’ Unione Regionale dei Cuochi Toscani. Il cuoco aretino, che prende il posto di Franco Mariani, è aggregato alla Federazione Italiana Cuochi dal 1989, è sempre stato attivo nell’Unione ed è diventato da tempo una delle figure a cui l’associazione guarda con interesse.
Roberto Lodovichi, molto attivo nell’associazione, da due anni è il referente di diverse manifestazioni nate all’interno del gruppo toscano, prima tra tutte “Food and Wine in Progress” in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier, divenuta l’evento principe tra i tanti realizzati dai cuochi toscani, è stato anche presidente dei Cuochi aretini dal 2006 al 2014.

L’Unione Regionale Cuochi Toscani accoglie 1.200 cuochi e da tempo porta avanti progetti di rinnovamento insieme a eventi conosciuti a livello internazionale come il Premio Caterina de Medici.
Il neo eletto parla di unione e comunicazione come leve importanti per crescere ancora per affrontare un pubblico sempre più competente.
Il cuoco – ha esordito Roberto Lodovichi – è divenuto negli ultimi anni “personaggio”, grazie anche alle tante trasmissioni televisive, da imitare e seguire quasi fosse una moda ma io vorrei rimettere il cuoco al centro facendo leva su professionalità, passione e tecnica e in questa visione l’Unione Regionale dei Cuochi Toscani deve diventare perno e tratto d’unione tra le associazioni provinciali e la Federazione. Ho presentato un programma semplice ma vero, che intendo perseguire con serietà e dedizione, grazie all’aiuto dei Presidenti Provinciali e di tutti coloro che intendono coinvolgersi in maniera attiva nell’Unione Regionale Cuochi Toscani dando spazio e risalto alle attività delle singole Associazioni e stimolando innovazione e crescita in ogni ambito».3-ROCCO-POZZULO1

Da quando Rocco Pozzulo è salito alla presidenza Nazionale la FIC ha ritrovato nuovo vigore. In questa nuova apertura del settore ormai intrapresa con successo, si inserisce l’elezione del professionista aretino al quale auguriamo buon lavoro.

Roberta Capanni