La Toscana con gusto.
Esplorazione lenta verso Montepulciano e il vino nobile.
Adagio, lento, allegretto, un’intera colonna sonora che si sviluppa dentro chiunque decida di dedicarsi all’esplorazione lenta della Toscana che guarda a sud-est, guidando senza fretta, meravigliandosi, collina dopo collina, del panorama che si svela davanti agli occhi.
Il nostro viaggio si snoda nel territorio di Montepulciano mentre dalla fertile pianura della Val di Chiana si sale verso il paese. Un’antica leggenda ricorda che Montepulciano fu fondata dal re etrusco Lars Porsenna che si trasferì da Chiusi sull’antico colle di Mons Mercurius chiamato poi Mons Pulitianus.
Una tazza da vino ritrovata in una tomba etrusca raffigurante Flufluns, il dio del vino etrusco che gioca insieme ad una menade al cottabo, un gioco in cui il vino era protagonista, fa comprendere come questo territorio sia legato al vino da sempre.
Un vino “nobile” quello prodotto sulle colline di Montepulciano. Lo dimostrano testimonianze come quella di Sante Lancerio, cantiniere di papa Paolo III Farnese, che celebrava il Montepulciano “perfettissimo tanto il verno quanto la state odorifero, polputo, non agrestino, né carico di colore, sicchè è vino da Signori”. Già alla metà del 1500, perciò, i vigneti di Mons Pulitianus erano tenuti in grande considerazione.
Siamo nella zona di produzione del Vino Nobile di Montepulciano (che ha ottenuto la DOCG nel 1980) che fa riferimento al territorio del comune di Montepulciano in provincia di Siena, esattamente sulla dorsale collinare tra Val di Chiana e Val d’Orcia. Una zona di produzione limitata ai terreni compresi tra 250 e 580 metri s.l.m che presentano quelle caratteristiche climatiche e geologiche alle quali si deve la qualità del vino che qui si produce.
Continuando il nostro andare lento per colline torniamo a scendere nella fertile pianura alluvionale della cui bonifica si occuparono, Leonardo da Vinci, Antonio da Sangallo e, successivamente, Leonardo Ximenes. Al grande ingegnere civile e idraulico (a lui si devono le bonifiche di tante parti della Toscana e anche l’imperdibile Casa Rossa oggi nella riversa naturale di Diaccia Botrona a Castiglione della Pescaia di cui consiglio vivamente la visita) il Granduca Leopoldo I di Lorena, nel 1788, affidò il compito di rendere sana e sicura la pianura che congiungeva le colline.
La strada, infatti, risale. Alle spalle Montepulciano si allontana. Saliamo verso Valiano di Montepulciano, verso il confine che un tempo divideva il Granducato di Toscana dallo Stato pontificio dove si trovava la dogana, nome oggi assunto dalla caratteristica Enoteca dell’azienda Palazzo Vecchio.
La vista che si gode da Valiano spazia e fa “respirare” la mente: da una parte il profilo di Montepulciano dall’altra l’etrusca Cortona. Ma anche i viaggi più lenti richiedono una pausa; inoltre non si scopre appieno un territorio se non ci si addentra nella cultura del suo cibo e, in questo caso, del suo vino.
Ecco allora una pausa: lungo la strada ci fermiamo alla Piccola Trattoria Guastini, rilevata nel 2007 da Emanuela e Davide ma presente da quasi un secolo a Valiano dove era nata come osteria. Ambiente familiare e cucina casalinga senza compromessi e, aggiungiamo, senza uso di surgelati, solo prodotti di stagione. Il giardino si apre con una vista superba sulla Val di Chiana e sul lago. Ma la vista è appagata, come il palato, dai prodotti che arrivano dalla cucina e naturalmente una carta dei vini che ben si accompagna al menù.
Grazie per questa giornata.
Roberta Capanni
iccola Trattoria Guastini di Emanuela Scortichini – Via Lauretana Nord, 20 53045 – Valiano di Montepulciano (SI)
Telefono +39 0578.724006 – Cell. +39 347 7044305 e-mail: info@piccolatrattoriaguastini.it