Oggi vi portiamo nelle bellezze del giardino del Giardino di Boboli in un viaggio che abbraccia i sensi.
Cicerone nella lettera a Varrone scrisse: “Se accanto alla biblioteca hai un giardino, allora non ti manca nulla”. Come non possiamo ancora oggi dopo più di duemila anni non rimanere pensierosi davanti alla profondità di un concetto che per gli antichi era semplicissimo?
Il giardino è lo specchio dell’anima, della personalità di un individuo, un giardino e un libro per conoscere e praticare l’armonia. A Firenze siamo contornati dalla magnificenza di luoghi racchiusi da splendide mura affrescate. Il Vasari “raccontava” il senso della vita nelle stanze di Palazzo Vecchio nello stesso momento in cui Eleonora di Toledo acquistava l’orto di Pitti insieme al podere delle monache di Santa Felicita.

I medici e Firenze. Panorama dal Giardino di Boboli ( ph E. Tempestini

Boboli il giardino delle meraviglie. Dove l’incontro della fantasia con il labirinto della vita, è descritto nelle siepi di alloro, nei frutti della bizzarria e nei secolari lecci.
La vista che si erge sulla magnifica Firenze, che si vive mentre percorri grotte ombrose insieme a figure mitologiche per andare incontro a Venere che nasce dall’acqua. Acqua che parla,  che riluce come materia al suono di musica per trasmettere segreti che fin dal 1550 sono gelosamente conservati dentro al giardino.

Il giardino di Boboli è come un equilibrista che è sospeso tra la natura e l’artificio. Un gioco a rincorrersi con ciò che la mente proietta e il cuore emana. Giochi di architettura, d’ingegneria, e di giardinieri, sistemi idraulici d’avanguardia per giochi d’acqua, per spruzzi di fontane allegoriche che parlano di vita, di rinascita.

Boboli
Grotte del Buontalenti

Ma anche gioco e risate sono dentro il giardino, l’eco degli scherzi si fa sentire prepotentemente. Il silenzio è interrotto da cascate d’acqua che mormorano, sussurrano come bambini divertiti.
La potenza della natura nel giardino di Boboli Firenze, è il sapere giocare con la regalità della forza e la preziosa fragilità della natura.
“Troverai più nei boschi che nei libri gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri” scrisse San Bernardo. Ed ecco che vicino alla statua di Nettuno appare la statua dell’Abbondanza, realizzata ad immagine e somiglianza di Giovanna d’Austria, prima moglie di Francesco I dei Medici.

Boboli
Kaffehause

La Grotta Grande  del Buontalenti,  costruita adiacente alla parte finale del Corridoio Vasariano, quel corridoio che univa Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti. L’interno della grotta ha una forte impronta ermetica, ancora una volta si svela davanti all’osservatore il “senso della vita”-Il cammino che l’uomo deve percorrere per giungere alla conoscenza di se stesso.
Il mito di Deucalione e Pirra, di Paride ed Elena (oggi le tesi aleggiano anche  ipotesi di interpretazione su Enea e Didone). Per poi entrare nella terza grotta dove attende la Venere del Giambologna che si erge su una tazza di marmo verde sorretta da una base di marmo bianco.

Boboli

“Ninfee e semidei, satiri che escono dal mondo della terra, dell’acqua del fuoco e dell’aria. I quattro elementi alchemici così cari a Francesco I, la natura che si mostra nel suo divenire, e si manifesta attraverso i coralli e i quarzi che creano magiche simbiosi con la natura.
La Grotta Grande era il luogo amato dagli alchimisti. La celebrazione della rinascita umana attraverso i tre gradi della conoscenza. La passione di indagare i segreti delle pietre e dei minerali. Materiali rari e preziosi che racchiudono grande memoria.  Le statue che si incontrano durante il cammino nel giardino. Sembrano parlare, voler uscire dalla staticità che le imprigionano al piedistallo, sembrano calici di sapienza che accolgono la pietra.

Boboli

L’uomo che da sempre è imprigionato dentro se stesso a pochi passi dalla volontà di essere felice?
Il giardino di Boboli credo sia l’ennesima testimonianza che Firenze, Atene d’Italia sia il “miracolo” artistico, unico al mondo capace di indicarci il cammino saggio dell’uomo. Il rinascimento umano, il linguaggio universale delle leggi della natura. Nel 2013 il giardino di Boboli è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco.
Il circuito museale del quale fa parte comprende anche il Museo degli Argenti, la Galleria del Costume,  il Museo delle Porcellane e il bellissimo giardino di Villa Bardini, con la sua vista mozzafiato sulla città.
Possiamo solo ringraziare che questo compendio armonioso si sia mantenuto e sia stato protetto fino ad oggi. Che il percorso museale sulle colline fiorentine da Porta Romana a Forte Belvedere attraverso il giardino Bardini fino ai lungarni e al Ponte alle Grazie, sia stato sapientemente curato con amore e conoscenza.

Dove dormire per fare un’esperienza unica?
in una dimora storica oggi prezioso Hotel nel cuore della città  come  l’Hotel Tornabuoni Meacci. Guarda il video!

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