Extra vergine d’oliva: oro giallo. Siam tornati al frantoio. Dopo corsi di degustazione, lezioni e raccolta personale non siamo ancora stanchi di parlare dell’olio.
Parlare con chi si occupa di olio da generazioni è sempre un’esperienza affascinante. Inutile dire che la bravura e la semplicità di Gionni e Paolo Pruneti raccontano un territorio e la sua gente meglio di qualsiasi parola scritta. Il Chianti e la sua gente laboriosa.

Ci sono annate migliori e annate peggiori e i cambiamenti climatici non aiutano. La cosa importante è capire come mai non è possibile acquistare olio buono sotto i 12 euro almeno degli ultimi. anni. Se l’annata non è buona il prezzo dell’olio salirà e se vi venderanno olio a prezzi molto favorevoli sicuramente non sarà un olio locale fatto con tutte le regole. Sì perchè, come dico sempre, per fare un buon olio ci sono regole da rispettare. prima di tutto il tempo dalla raccolta al frantoio.

L’ossigeno è vita ma…

La parte grassa a contatto con l’ossigeno dell’aria si ossida velocemente. E’ per questo che le olive andrebbero portate al frantoio entro 5-6 ore massimo dalla raccolta. Un’altra cosa sono i macchinari. In questo caso bisogna dire addio alla vecchia macina a pietra. Sicuramente legata ad un “romantico” passato ma, sempre per lo stesso motivo, non adatta. Il contatto delle olive spezzate dalla pesante ruota a contatto con l’aria privano l’olio che ne deriverà delle sue caratteristiche nutraceutiche.

Dicevano che l’olio extra vergine di oliva è oro giallo perché ha molte caratteristiche importanti per il nostro organismo. La dieta mediterranea (LEGGI il nostro articolo sull’orto bioattivo) non si basa sul burro o altri grassi. Tutto punta sull’olio extra vergine d’oliva, l’oro giallo appunto, che è elemento di collegamento. Una vera e propria medicina se fatto e conservato come si deve.