Che io sia una curiosa di storia, di mete meno conosciute ormai credo che si sia capito. Ci sono situazioni delle quali mi meraviglio ogni giorno, se sto facendo una ricerca in ambito storico, mi appaiono dei luoghi inesplorati, o perlomeno non molto conosciuti.
Nel fare un approfondimento su San Giovanni, patrono di Firenze, mi sono imbattuta nelle architetture ” templari” e all’improvviso la descrizione di un luogo splendido. Un minuscolo isolotto al largo della costa dei Paesi Baschi, nel nord della Spagna, dove la campana suona tutto il giorno.
Il 24 giugno, alla festa di San Giovanni, l’eremo costruito dai templari più di dieci secoli fa, apre le sue porte ai pellegrini. San Juan de Gaztelugatx, è una visione, un miraggio, un’apparizione alla fine di un deserto di curve, quelle che da Bakio conducono fino all’affascinante esplanade.
Solo una minuscola isola, o meglio dire un isolotto, che è unito alla terraferma da un ponte aggrappato a degli scogli e dei faraglioni. Rocce di un colore del mare invernale, rocce a strapiombo che formano un incredibile cammino dentro al mare.
Un eremo spagnolo che ha una storia travagliata , nato come monastero, fu abbandonato e spogliato. Fin dal medioevo accanto alla chiesa sorgeva un albergo con 12 letti per ospitare i pellegrini, vi viveva un eremita/sacrestano. Nei secoli successivi l’eremo fu attaccato da pirati e soldati e nel 1886 fu smantellato. Anche il nuovo santuario e l’ospizio dei pellegrini furono distrutti da un incendio doloso nel 1978, ricostruito grazie ai fedeli nel 1980.
I pellegrini che giungono sullo scoglio, prima di entrare nell’eremo si mettono in coda e suonano la campana 13 volte. Si raccolgono sotto al sole del solstizio d’estate, erbe mediche come l’erba di San Giovanni meglio conosciuta oggi come iperico. Il santuario è’ aperto anche il 31 luglio e il 29 agosto, quando si celebrano la Vergine e il martirio del Santo. Dalla fine dell’estate all’autunno, nella cittadina difronte, Bermeo, si svolge il battesimo delle barche, un altro rito legato al mare e a San Giovanni
Elena Tempestini