L’altro giorno un cliente ristoratore mi ha mostrato tre tartufi appena acquistati. Grandi e profumati. Solo nel raccontarmi l’uso che ne avrebbe fatto, le idee dei piatti su cui lo avrebbe servito ne ampliavano il profumo. Sì, siamo in periodo di tartufi e in molte parti d’Italia si svolgono feste e sagre come per le castagne. La cosa interessante è che in alcuni posti queste prelibatezze c’erano, appunto c’erano un tempo, ma ora non ci sono più. Son rimaste le feste che si associano alle altre (tante)  nate in questi anni.

tartufo

Non me ne vogliano paesi e località che si impegnano per fare al meglio le loro manifestazioni ma un consiglio ai miei lettori vorrei darlo: attenzione non è tutto oro ciò che luccica. Ci sono luoghi dove i castagni non ci sono più, soppiantati da altre coltivazioni come ci sono paesi che per far posto alle vigne hanno distrutto l’habitat dell’incomparabile fungo ipogeo.

Tartufo e passione

Bisogna sapere che il tartufo per prosperare ha alcune necessità precise date da terreno, temperatura, deve vivere obbligatoriamente con delle specie arboree precise. Il tartufo ha bisogno di un ambiente salubre per prosperare. E come il tartufo il cercatore di tartufi lo è con ilo suo cane; è emozionante vederli al lavoro. Tartufo e passione, appunto.

Del tartufo e delle sue qualità abbiamo scritto più volte e perciò vorrei solo segnalare alcuni eventi dove troverete sicuramente “tartufo di zona” e non importato dall’est come oggi accade. Ricordiamoci che come per tutte le eccellenze italiane  il prezzo non può essere basso ( a breve riparleremo dell’olio) intorno al 10 ottobre il listino segnava circa 400 euro all’etto.

Le città del tartufo

Le città del tartufo italiane sono circa 50 e ognuna crea eventi che offrono, specialmente nei mesi di raccolta varie occasioni per degustare e acquistare dell’ottimo tartufo. programmare un viaggio in una di queste località può essere una bella esperienza. (LEGGI il nostro articolo su dove fare un’esperienza di ricerca del tartufo)

Roberta Capanni