Acqua: riprendiamo il discorso.

Il culto dell’acqua ha il suo perché.

Lunedì scorso avevo iniziato le mie riflessioni sullìacqua. Oggi riprendo da dove ci eravamo fermati per le lunghezze che la netiquette della rete impone.

piramide Ceste

Le due grandi civiltà classiche dei Greci e dei Romani ci hanno tramandato divinità legate indissolubilmente ai boschi, all’acqua e alla terra, culto che univa  conoscenze occidentali a quelle orientali. A partire dal III sec. a.C., il culto della dea  egizia Iside, ebbe un ruolo di particolare importanza. Venne adorata sotto le sembianze di tenera madre del dio Horo fanciullo, ma anche in associazione a molte divinità del pantheon romano, quali Iside-Fortuna, Iside-Faria e Iside-Demetra. In tutte le province romane il culto di Iside lasciò nei luoghi le testimonianze che con la cristianizzazione furono assimilate o modificate, (la piramide Ceste a Roma ne è esempio). 

Iside in Francia

In Francia, un piccolo villaggio sorse nelle vicinanze di un luogo dedicato a Iside. Per indicare  il piccolo paese, si cominciò ad identificarlo come “par Isis”, ovvero, vicino ad Iside.   Attraversando i secoli e sopravvivendo nella cultura celtica, al latino Lutetia, divenne Paris, attuale capitale di Francia. Tornando quindi all’elemento acqua, la presenza costante di essa sotto le chiese, è ciò che l’architettura più antica tramanda. Senza acqua non c’è vita,  ma senza acqua non c’è sopratutto energia.

Grazie alla storia dell’arte e all’archeologia, si è avuto la certezza che i costruttori delle antiche civiltà e gli architetti medievali, conoscevano il potere dell’acqua,  e la presenza di essa era fondamentale per determinare in quale punto dovesse sorgere una chiesa. Sotto  i pavimenti e i sagrati delle chiese medievali, scorrono in modo ordinato, spesso artificialmente predeterminato, vie d’acqua che hanno la forza trainante di  energie cosmotelluriche e fanno si che la chiesa sia un luogo di culto ma al tempo stesso una macchina energetica per il benessere di chi la frequenta.

culto-iside

Acqua e costruzioni

Non solo l’acqua, ma anche l’orientamento della costruzione, le dimensioni e le proporzioni, contribuiscono ad armonizzare il luogo d’energia. Molte chiese romaniche non rispettano gli allineamenti equinoziali o soltiziali, bensì l’asse della longitudine  orientato a 77° rispetto al Nord. Questo allineamento apparentemente non importante  è in realtà l’inclinazione dell’asse della terra. Questo allineamento è  chiamato “Onda d’Iside” e conferisce alla chiesa un grande  valore energetico. Anche la misura di base utilizzata per progettare e costruire una chiesa, era  spesso in relazione alle caratteristiche del luogo. Si utilizzava di solito  il metodo chiamato della “Coudèe”,  che armonizzava le coordinate equinoziali e la latitudine, che contrariamente a quanto si possa pensare era un concetto ben chiaro e documentato fin da millenni a.C.

pianeta-terra

Enorme attenzione era dunque prestata alle caratteristiche energetiche del luogo, e quante domande ancora aleggiano nel considerare le Piramidi simbolo di questi misteri!
E il prossimo appuntamento è proprio con le piramidi, anzi con la piramide, con la sua simbologia e le sue qualità. E se pensate che tutto questo non c’entri con l’energia e la conservazione del cibo…aspettate di leggere il prossimo articolo.
Vi aspetto su Gustarviaggiando.civico20.it lunedì 17 agosto stessa ora: acqua e piramidi!

Elena Tempestini