Sono una grande golosa questo è certo e ancora di più mi torna in mente di esserlo sempre stata, ritrovando fotografie che portano alla luce i ricordi.
Per il mio viaggio di nozze sarei voluta andare in Sudamerica. Mi emozionavano i racconti di quei paesi, il caldo e il sole. Invece, dato che mio marito non voleva fare così tante ore di viaggio aereo, ” ripiegai” su un lungo soggiorno in Francia.
Ecco, guardando le foto mi viene da sorridere perché a 25 anni non sei in grado di comprendere la bellezza della valle della Loira. O perlomeno no, io non ero ancora in grado di assaporare il retrogusto di ciò che vedevo, mangiavo e bevevo. Quella bellezza quasi celata dell’oltre l’apparenza della perfezione. 

Dalla Loira a Mont Saint Michel

La valle della Loira, che costeggia l’omonimo fiume, è stata la terra del rinascimento francese, della celebrazione della natura e dei suoi prodotti. Ci sono circa 300 castelli, direi quasi impossibile da visitare tutti. Nei miei ricordi di viaggio, c’è il castello di Chinon che è arroccato su un promontorio roccioso che domina la Loira sovrastando  l’incantevole villaggio medievale.
Stradine con ciottoli che si stagliano verso la grande fortezza poi trasformata in castello,  con colori bianco e ardesia. Chinon fu anche prigione dei cavalieri Templari.

Castello Clos Lucé

La casa francese di Leonardo da Vinci

Il castello  di Clos Lucé, mi rimase molto impresso come residenza di Leonardo da Vinci. Un po’ per campanilismo toscano, e un po’ perché sono sempre stata affascinata da quest’uomo. Consiglio la visita del castello sia per la bellezza delle mura in mattoni rossi sia perché qui il genio toscano fu celebrato.
Francesco I invitò Leonardo da Vinci a lasciare l’Italia e insediarsi al Castello del Clos Lucé dove visse gli ultimi tre anni della sua vita.
Il re di Francia volle che il grande genio di Leonardo si sentisse a casa propria, protetto dalle mura ed esaudito in ogni possibile richiesta.
Amava talmente tanto poter condividere del tempo a conversare con il grande maestro, da nominarlo; “Pittore principale, architetto ed ingegne”. A sua disposizione il castello  e una rendita  di 700 scudi d’oro all’anno.

invenzioni di Leonardo)Leonardo “francese” inventore e animatore

Leonardo entusiasta dell’affetto e della  stima del re e di sua sorella, Margherita di Navarra, fu libero forse per la prima volta di sognare, pensare e lavorare.
Realizzò numerosi progetti per il re e oggi si possono vedere le 40 macchine realizzate secondo i disegni originali di Leonardo con i materiali dell’epoca. Il primo ponte girevole, il primo carro armato, la prima automobile, l’imbarcazione a pale, la macchina volante, antenata dell’aereo, l’elicottero, il paracadute.
Non fu da meno nell’organizzare i divertimenti con feste meravigliose per la corte, riuscendo a influenzare  il pensiero e la moda dei tempi. Il 2 maggio del 1519 morì proprio presso il castello, le sue ultime parole scritte furono :” Nessun uomo va al nulla”.

Mangiando le nuvole…

Certo se oggi amo comprendere tutto ciò, studiarlo e capirlo, non posso certo dire altrettanto di quando avevo poco più di 20 anni.  Era luglio faceva caldo e passeggiare in mezzo a quegli splendidi giardini pieni di storia, dopo qualche giorno mi misero anche troppa tranquillità. Come cambiano i bisogni durante la vita. Sicuramente la Valle della Loira la ricorderò per la sua atmosfera romantica, i suoi vini pregiati e la gustosa cucina. Come quella sera che il dolce era una immensa nuvola bianca che guarniva delle fragole. Il gesto spontaneo sarebbe stato toccare con mano la prelibatezza. La Cremet D’Angers, qualcuno ha scritto che mangiare la ‘Crémet d’Angers  è come mangiare realmente una nuvola.


Se ci verrà servito del Fromage Blanche, non sarà ciò che conosciamo come formaggio classico, ma sarà panna montata, che mescolata con gli albumi crea una copertura vaporosa come la neve. E le ‘les Quernons d’Ardoise’? Sono dei piccoli quadretti  di mandorle  e nocciole caramellate e ricoperte di cioccolato blu, si proprio del cioccolato blu, buonissimo.
A quei tempi, fresca di studi e della classica esuberanza giovanile, vedevo nei francesi i ” nemici”. Coloro che si erano appropriati dei capolavori di Leonardo da Vinci, che avevano un’ottima cucina solo perché importata da Caterina dei Medici. E avevano Versailles perché copiata a noi fiorentini.

In viaggio verso monte saint michel

Diciamo che invece di godere appieno di quel meraviglioso scenario, una parte del mio tempo la dedicavo alla contestazione a prescindere. Come ho detto non posso in un solo articolo parlare di un’ intera ed enorme vallata. Piena di storia, e neanche citare tutti gli aneddoti culinari che si trovano in questi castelli. Posso solo dire che alcuni sono stati trasformati in Relais  & Chateaux meravigliosi. Dove sorseggiare un gustoso vino e dormire in un letto a baldacchino può solo farci sentire parte integrante della corte di Carlo VIII.
E con piacevole nostalgia ho ricordato quella settimana nella verde vallata, prima di arrivare al mio ” luogo magico”. Al luogo che mi fece scattare la voglia irrefrenabile di dedicarmi a studiare la storia e approfondire il passato Mont Saint-Michel di cui vi parlerò nel prossimo articolo.