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Grande opportunità dal mese di maggio in poi. Per sei mesi si apre il sipario su Expo 2015. Ormai siamo allo start di partenza, ma realmente abbiamo compreso cosa sia e cosa si promette di ottenere questa esposizione?
Cerchiamo di fare chiarezza.

Ma cos’è l’Expo?

Cosa è  Expo 2015? È un’Esposizione Universale di natura non commerciale (quindi non è una fiera). E’ organizzata dalla nazione che ha vinto una gara di candidatura e prevede la partecipazione di altre nazioni invitate tramite canali diplomatici dal Paese ospitante. La prima Esposizione Universale è stata quella di Londra nel 1851 e il suo successo ha spinto altre nazioni a organizzare iniziative della stessa natura.
La più famosa e celebrata in quadri, scritti e fotografie fu quella  di Parigi del 1889, ricordata e per la Tour Eiffel ( nella foto originale del 1889). Ogni Esposizione Universale è dedicata a un tema di interesse universale.

L’esposizione universale per il progresso delle nazioni

L’Esposizione Universale si realizza in un luogo appositamente attrezzato ed è un’occasione di incontro e condivisione.
Il ruolo di un’Esposizione Universale non è solo quello di esporre le maggiori novità tecnologiche ma orientato verso l’interpretazione delle sfide collettive cui l’umanità è chiamata a rispondere per migliorare e far progredire le nazioni. L’organismo internazionale che regola la frequenza, la qualità e lo svolgimento delle esposizioni è il Bureau International des Expositions (abbreviato “BIE”). Nato da una convenzione internazionale siglata a Parigi nel 1928 a cui, attualmente, aderiscono al BIE 160 Stati.

Un’occasione straordinaria

Come la storia di ogni Esposizione Universale ha dimostrato, la nazione e la città ospitante, per sei mesi saranno al centro dei flussi turistici mondiali. Avranno così la possibilità di mostrare le proprie eccellenze confermando la propria vocazione internazionale.
Expo Milano 2015 costituirà quindi un’occasione irripetibile e straordinaria per vivere un’esperienza unica per chi verrà a visitare l’Italia. Il Centro per lo Sviluppo Sostenibile sarà una delle più concrete e prestigiose eredità di Expo Milano 2015 così come il Grande Parco che sorgerà sul sito dopo la chiusura dell’Esposizione. Il primo dicembre 2008, in adempimento agli impegni assunti dalla Repubblica Italiana nei confronti del Bureau International des Expositions (BIE) nella presentazione della candidatura di Milano, quale città ospitante del 2015, è stata costituita la Società Expo 2015 S.p.A.

Milano

I grandi architetti per un progetto di città

Expo 2015 S.p.A. ha dunque, la responsabilità di organizzare e gestire l’evento Expo Milano 2015. Di realizzare tutte le opere di preparazione e costruzione del sito espositivo, le opere infrastrutturali di connessione del sito al territorio circostante. Le opere riguardanti la ricettività e le opere di natura tecnologica.
L’Esposizione Universale di Milano sarà ospitata nel settore nord-ovest di Milano e occuperà una superficie di circa 1,1 milioni di metri quadrati, comprendente parte del territorio delle città di Pero e Rho.
Cinque gli architetti di fama riuniti in Consulta che hanno proposto il concept masterplan per la realizzazione del sito espositivo: Stefano Boeri, Richard Burdett, Jacques Herzog, Joan Busquets e William Mc Donough. Le linee indicate dagli architetti renderanno questa Esposizione Universale memorabile perché capace di offrire ai visitatori un’esperienza diretta e immediata del grande tema dell’alimentazione.
Un’Esposizione Universale che incarnerà nei suoi stessi spazi il Tema espositivo – Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, diventerà il luogo inedito di un nuovo incontro tra agricoltura e città, che nutrirà Milano sia nel senso letterale sia in quello intellettuale.

un grande event per una grande citta’

Un grande Parco agroalimentare strutturato su una griglia di tracciati ortogonali. Circondato da canali d’acqua e punteggiato da grandi architetture paesaggistiche. Milano è al centro di un’area con quasi 10 milioni di abitanti, come Londra o Parigi e produce il 10% del PIL nazionale. Un livello pari a Bruxelles o Madrid; ha un reddito pro-capite che è quasi il doppio di quello nazionale e un tasso di disoccupazione che è la metà di quello italiano. Milano registra il 40% dei nuovi brevetti d’innovazione, la produzione annuale di Boston. Vende annualmente 10 milioni di biglietti per spettacoli d’arte, musica, cinema, in linea, a pari abitanti, con Berlino, Amsterdam, Barcellona. E’ la sede di 650 show-room di moda, in competizione con Parigi e New York; è la capitale italiana del volontariato e del terzo settore.

Vista in termini europei, l’intera area metropolitana milanese è paragonabile a quella di Londra o di Parigi. La cosiddetta Città Regione di Milano conta circa 9,3 milioni di abitanti. L’area di tale Città Regione è agli stessi livelli dei Combined Statistical Areas degli Stati Uniti. Ecco che forse ci siamo maggiormente schiariti le idee. Il nostro paese e il cibo sono il nostro futuro.