Siamo da sempre attenti a tutte le forme di eco sostenibilità. Alle novità per poter migliorare e agevolare viaggi, cibo e conoscenza della storia. E come abbiamo raccontato in molti articoli, tutto è legato saldamente insieme.
E se anche le nuove forme di Green economy facessero parte di tutto ciò?
All’origine della sharing economy
A Matera ho scoperto che è nata la prima scuola di ” sharing economy” ma cosa è realmente?
Il termine consumo collaborativo definisce dei modelli economici basati su di un insieme di pratiche di scambio e condivisione. Sia di beni materiali, di servizi oppure conoscenze. È un modello di interscambio che vuole proporsi come alternativo al consumismo. Per cercare di ridurre l’impatto che quest’ultimo provoca sull’ambiente. La sharing economy è una tendenza che potrebbe diventare una delle forme più rivoluzionarie e principali della nuova futura generazione di economia. Grazie a interazioni tecnologiche e ai social media, questa realtà sta esplorando un potenziale che può compromettere le forze tradizionali. Con i clienti che diventano fornitori dei servizi e agiscono come catalizzatori per immettere nel sistema risorse e beni che normalmente non sono sfruttati.
Economia ecologica ed etica?
Un nuovo corso di cambiamento nella nostra società che sta imponendo la condivisione, la partecipazione, la trasparenza e la collaborazione come nuove basi fondamentali dell’economia e della società. Basti pensare al veicolo automobile. Ai costi di manutenzione, di assicurazione e di tutte le spese che ruotano intorno. Ma anche alla necessità di uso per gli spostamenti lavorativi, e se la condivisione del mezzo avvenisse con altre persone che necessitano di effettuare gli stessi spostamenti condividendo le spese?
La scuola di economia condivisa
Ed ecco che l’eccellenza italiana è all’avanguardia, perché la prima scuola di ” sharing economy” al mondo, è nata a Matera, la splendida città dei sassi, patrimonio del’ UNESCO.
Studenti di tutta Italia, 36 precisamente, hanno avuto la possibilità di collaborare con un’organizzazione americana, usufruendo di un apprendimento e confronto sulla sharing economy. Creare opportunità da dare ai cittadini e alle comunità sociali, per creare una migliore salvaguardia dell’ambiente. Nuove occasioni di lavoro ottimizzando le risorse che già sono in circolazione. L’evento di Matera ha trasformato tutti i partecipanti in una community.
Una delle 10 idee che cambieranno il mondo
Persone che si sono riunite portando con sé le esperienze delle comunità del cambiamento di cui fanno parte. Che si sono formate sui temi e le pratiche della sharing economy, coinvolgendo anche i funzionari pubblici. Il bisogno che i tempi stanno chiedendo in tutto il mondo è aprire le porte delle città e renderle disponibili ai cittadini. Con un’economia creata per essere al servizio dei cittadini stessi. La condivisione è una grande opportunità di interscambio sia monetario che sociale. Non credo sia un caso che abbiano deciso di portare la scuola a Matera, che sarà la Capitale della Cultura del 2019. Perché la sharing economy potrebbe essere la vera risorsa di cambiamento che necessitiamo per dare un nuovo impulso al motore del globo. Il Time è convinto che in questo 2015 si possa iniziare a consolidare il nuovo concetto, visto che ha inserito questo inedito paradigma di scambio e condivisione nell’elenco delle dieci idee che cambieranno il mondo.
Bellissimo articolo Elena, come sempre. Jeremy Rifkin ha approfondito il tema in “A Green New Deal”. Ti piacerà sicuramente. Leggerti è sempre un gran piacere.