Metti un giorno a Bagno a Ripoli… Eccoci alla “seconda puntata” del nostro racconto su Bagno a Ripoli. Perché la scelta di scrivere a puntate? Perché non si può esaurire quanto c’è da dire su questo pezzo di magnifica Toscana in 1000 o 2000 battute che, tra le altre cose, dicono gli esperti, sono davvero troppe per un articolo in rete. Per questo ho deciso di raccontare questo territorio e anche altri, articolo, dopo articolo, goccia a goccia perché ogni cosa buona, bella e preziosa va centellinata.
Oggi perciò il focus si sposta sulle numerose pievi. Numerose perché questo territorio, fin dal medioevo, vide un fiorire di pievi, chiese rurali, conventi, monasteri sia dedicati al ritiro spirituale che all’accoglienza dei tanti pellegrini che, riprendendo gli antichi tracciati romani, attraversavano queste colline. Immersi nel verde della campagna, tra il verde argenteo degli olivi e quello cupo dei cipressi, i campanili svettano nell’aria ricordando il tempo che fu.
Il territorio di Bagno a Ripoli era diviso in pievanie: Santa Maria dell’Antella, San Piero a Ripoli, San Donnino a Villamagna. Il Piviere dell’Antella comprende oltre a Santa Maria Dell’Antella, che ritroviamo già in documenti del 1040, altre sette chiese, due oratori tra cui l’imperdibile Oratorio di Santa Caterina. Appartenuto alla potente famiglia Alberti l’Oratorio è un gioiello di pittura trecentesca, con affreschi di Spinello Aretino che raccontano la vita della Santa. Impossibile andare a Bagno a Ripoli e non vederlo, però dovete chiamare in Comune e fissare per farvi aprire.
Un altro spettacolare pezzo di storia presente in questo piviere è l’antico Spedale medievale del Bigallo fondato nel 1214. È un complesso grande che offre una vista su Firenze mozzafiato. All’interno troviamo il refettorio con i soffitti a cassettoni e una cucina di cui non potrete non innamorarvi, con il suo grande focolare e l’antico acquaio in pietra.Oggi lo Spedale è stato recuperato e utilizzato per le sue sale e come ostello ma rimanda tutto il fascino che una struttura così antica e vissuta può rimandare.
La Pieve di San Piero a Ripoli edificata dopo il 967 d.C aveva sotto la sua tutela ben 16 chiese suffraganee, ha abside semicircolare e un portico che la impreziosisce. San Donnino a Villamagna con la sua facciata a pietra, pulita e lineare, è affiancata da un bel campanile con tre ordini di bifore mentre l’interno offre all’occhio del viaggiatore un bel trittico di Mariotto di Nardo del 1395 e altri dipinti di pregevole fattura.
Rimaniamo in zona, c’e ancora tanto da vedere…
Roberta Capanni
dove mangiare a Bagno a Ripoli
PROVATI PER VOI:
OSTERIA BRUCIATEGAMI info@osteriabruciategami.it
Via Roma, 39 – 50012 Bagno a Ripoli (FI) • tel. 055.6821276
RISTORANTE L’ACQUA CHETA – ha il nome di una famosa commedia in vernacolo di Augusto Novelli il ristorante che offre ottimo pesce ma non solo. Si trova sulla strada che costeggia l’Arno in località Vallina. Ha orari fissi dalle 19.30 alle 23.00 e la domenica dalle 12.30 alle 14.45…prenotarsi.info@ristoranteacquacheta.com – 055-696054 _ cell. 333-1194248 chiuso il lunedì.