Viaggio nei gusti della storia. Il gusto del cibo è un’affascinante viaggio attraverso i secoli, le culture e le religioni. Dal testo della Bibbia, quando al sesto giorno della creazione Dio dice: “vi do tutte le piante con i loro semi, così avrete il vostro cibo”, capiamo l’importanza dei prodotti della natura, della nostra madre terra.
Viaggio nei gusti della storia. Popoli, sapori e saperi
L’uomo ha imparato a coltivare i campi, cereali, legumi, ortaggi e frutti. Come possiamo immaginare il cibo dei tempi antichi? Quali sono state le trasformazioni nei confronti di ciò che gustiamo oggi? Questo vuole essere un “viaggio” sommario attraverso la storia, per assaporarne, con gusto, una piccola parte meno conosciuta.
Viaggio nei gusti della storia. Come si mangiava nell’antico Egitto
Gli antichi egizi, mangiavano molto pane di farina di frumento ed orzo, associata a pesce sotto sale, affumicato o essiccato al sole. I formaggi erano di capra, e la frutta era coltivata e seccata per essere anche usata come ripieno di una focaccia dolce. La carne gli antichi egizi quasi non la mangiavano, in compenso il vino era già una bevanda presente.
Viaggio nei gusti della storia. Come si mangiava ai tempi di Cristo
Anche gli antichi ebrei avevano come alimento principale il pane, solo che preferivano impastarlo senza lievito, un pane che fu chiamato azimo. La frutta era coltivata abbondantemente come i legumi e i formaggi. Nei giorni di festa si consumava molta carne di montone, di vitello e di bue, di maiale no, in quanto era proibita. Le bevande erano ricavate dalla fermentazione dell’orzo, del miele e delle mele.
Come si mangiava nell’antica Grecia
Nell’antica Grecia dove il pranzo era chiamato “Ariston”, la base era sempre il pane. Con la curiosità che già veniva venduto in botteghe che ne sfornavano più di cinquanta tipi, combinati di miscugli di farine, oppure senza lievito, con uva passa e fichi seccati al sole, o altri tipi di frumento.
I formaggi e il pesce insaporiti da erbe aromatiche erano sulla tavola di tutto il popolo. La carne considerata un vero lusso, si trovava nelle feste importanti, oppure sopra le tavole dei ricchi ateniesi che la preferivano di maiale. La più antica bevanda conosciuta era il Kikeon a base di farina di orzo, semi di coriandolo e lino, vino, formaggio grattugiato e foglioline di menta.
La tavola etrusca
Salendo verso l’Italia antica si arriva alle tavole etrusche (e successivamente romane) che avrebbero offerto farinata di cereali, orzo e farro condito con erbe aromatiche, fichi, latte e formaggi di capra. Nella zona maremmana di Orbetello il pesce era abbondantemente pescato e servito. Razze, spigole e piccoli tonni. Il pane era alla base di ogni piatto, accompagnato da olive, polenta non di mais e verdure sia cotte che crude. Si poteva iniziare ad assaggiare le prime conserve sotto aceto e castagne. Il vino era la bevanda più consumata. C’era grande attenzione al cibo salutare, i legumi e i farinacei erano alimenti che si prestavano a svariate ricette.
Pane per tutti
Alla base di ogni civiltà troviamo il pane. Presente su tutte le tavole: accompagnamento a pietanze semplici o elaborate. ma anche ortaggi e frutti. Si legge in antichi testi di Seneca che alcuni imperatori pretendevano delle verdure fuori stagione e che furono costruite delle rudimentali serre con le ruote, per essere spostate seguendo il sole.
Con il passare dei secoli la storia nella sua rilettura ci insegna che non sempre abbiamo avuto delle migliorie nei confronti di noi stessi, infatti con le invasioni barbariche i cibi erano cucinati in modo grossolano, aumentò la selvaggina e le carni a discapito della verdura e dei cereali, creando nuove malattie come la gotta. Ma questo è il continuo di un viaggio che faremo prossimamente…