Pasticceria Neri è Simone Bellesi che ha un bel sorriso stampato in volto. Una di quelle persone che può permettersi di non nascondersi dietro a nessuna facciata. Uno che lavora da sempre e lo fa con entusiasmo. Quella carica contagiosa che va avanti a testa bassa. Armato di passione e fiuto imprenditoriale. E GustarViaggiando non poteva perdersi l’occasione di raccontarvi la storia di questo “cavallo di razza” della pasticceria toscana.
Pasticceria Neri l’intervista a Simone Bellesi
Simone Bellesi ci racconti un po’ la tua storia? Come e quando nasce la tua passione per la pasticceria? La mia passione per la pasticceria è “un affare di famiglia”. Mio padre è del 1934 e dal dopoguerra è sempre stato pasticcere. La nostra pasticceria di famiglia era in via San Gallo a Firenze e io cresco e seguo le orme di mio padre: Inizio a frequentare la scuola alberghiera Saffi senza finirla. Così negli anni ’90 seguo molti corsi di pasticceria moderna che arricchiscono le basi apprese da mio padre. Nel 1992, e fino al 2005, diventiamo proprietari della pasticceria Villani, una famosa pasticceria fiorentina.
Pasticceria Neri e gli inizi a San Gervasio
Nel 2006 rilevo la pasticceria Ivan a Sesto Fiorentino cambiandole il nome in Caffè Neri, che è il nome di mio figlio. Nel 2010 ristrutturiamo e apriamo anche un laboratorio sempre a Sesto Fiorentino. Casa madre delle preparazioni di pasticceria e catering. È il 2013 quando acquistiamo un altro bar piuttosto conosciuto. Il Tucano a Calenzano, cambiando poi il nome, ovviamente, in Caffè Neri. E così di anno in anno siamo cresciuti e siamo diventati una realtà importante con 42 dipendenti all’attivo…
La sua idea di pasticceria
In pasticceria buono e bello vanno di pari passo, secondo te in quale percentuale? In pasticceria buono e bello devono essere al 50% .Ma torno da un tour di 3 giorni a Parigi dove le realtà viste del mio settore fanno salire la percentuale al 70% a favore della bellezza. Quale é il tuo dolce preferito? Non ho dolci preferiti. Mi piace lavorare molto il cioccolato…nelle vendite ha avuto un’ impennata la nostra cornucopia di croccante con dentro palline di bongo, lo facciamo sia nero che bianco al mascarpone…
Tutti in cucina. Sì o no
Tutti vogliono cucinare quale é il tuo pensiero a proposito? È sempre importante che il nostro settore piaccia sempre più. Cosa consigli a chi desidera diventare pasticcere? Il consiglio che posso dare è quello di fare questo lavoro soprattutto facendo crescere dentro di se sempre più passione e non fermarsi mai…C’è sempre bisogno di credere che possiamo migliorarci, anche se pensiamo di essere riusciti a tirare fuori un ottimo prodotto. Possiamo sempre migliorarlo ancora. Fede viola e pasticceria come li hai uniti?
Con la Fiorentina siamo uniti c da tre anni dopo una degustazione dei nostri prodotti. Loro cercavano di alzare la qualità dei prodotti da loro offerti ai partner e sponsor e noi abbiamo dato il meglio.Prossimi progetti? Saremo, in questo gennaio, presenti con i nostri prodotti negli hospitality di Pitti uomo bimbo e filati. Inoltre stiamo pensando di aprire un quarto Caffè Neri; siamo già in trattativa e stiamo valutando alcune possibilità ma cercheremo di trovare qualcosa in centro a Firenze. Come sempre il nostro invito è … “provare per credere”… perché non iniziare da una semplice bontà tipica di questo periodo? La schiacciata alla fiorentina…