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(articolo con ricetta) – Certe volte i ricordi ti “balzano”incontro come i cipressi di Bolgheri a Giosuè Carducci. Qualche giorno fa  mi hanno regalato un pezzo di Dolomia, la pietra di cui son fatte le Dolomiti. È accaduto ai margini della consueta conferenza stampa di presentazione della stagione invernale del comprensorio Dolomiti Paganella.  Un pezzo di pietra grigia che mi ha catapultato in stagioni spensierate,  e in particolare,  su un “ghiaione” a cui mi “ancorai” per diverse ore. Quando avvenne non sono mai riuscita a spiegarlo se non attribuendo l’accaduto ad una sorta di “Sindrome di Stendhal” da natura. Ma andiamo con ordine.

Era fine estate e avevamo deciso di salire per una facile strada ferrata, adatta a tutti. Mentre costeggiavo la montagna, all’improvviso, guardo verso il basso, poi rivolgo lo sguardo verso l’orizzonte e in quel momento fu come se la montagna mi avesse  “incatenato” i piedi. Non riuscivo né ad andare avanti e neanche a tornare indietro. Le gambe erano pesanti e come ancorate alla roccia stessa. Non riuscivo a muovere un passo. Guardavo quel panorama e quel panorama era  “in me”. Ero parte della montagna e, come la montagna, non riuscivo a muovere un passo. Tutti parlavano ma io ricordo solo voci ovattate, ero beatamente ancorata a quella pietra grigia, vedevo il suo panorama e stavo da Dio. Meno bene stavano gli altri che non capivano. Cosa sia successo non lo so, so solo che il  comprensorio Dolimiti Paganella è uno dei luoghi più belli che abbiamo a disposizione nel nostro paese.

Molveno e Andalo

Personalmente non sono più salita sulle Dolomiti ma mi sono goduta a lungo il lago di Molveno, sono andata a far cercar funghi nei dintorni di Andalo, ho percorso in lungo e in largo il Parco naturale dell’Adamello e gustato tante specialità gastronomiche.

L’Altopiano della Paganella ti accoglie sempre con grande ospitalità e chiunque trova “la sua dimensione”.  I miei amici sono sportivi e quindi il sistema di piste e ski-pass offerti sono il meglio che possa sognare chi scia ma anche per chi ha bambini , io invece adoro il fondo e qui trovo un anello adatto a me, come adatti a me sono le Spa degli alberghi.

Io credo proprio che quest’anno tornerò a “ciaspolare” da queste parti…

Roberta Capanni

Per andare sulla Paganella  www.visitdolomitipaganella.it

Strudel di mele

Per 6 persone

Cosa vi serve:

  • 300 gr. pasta sfoglia
  • 1 kg. mele Golden Delicious
  • 50 gr. pinoli
  • 100  gr. uva sultanina
  • 150 gr. zucchero
  • 100 gr. pangrattato
  • 20 gr di burro
  • 2 cucchiai di cannella
  • 1 buccia grattugiata di un limone.
  • Come procedere:
  1. preparate la sfoglia… se non la sapete fare prendete di quella già pronta possibilmente a forma quadrata. Stendetela per renderla più sottile.
  2. Accendete il forno a 180°C
  3. Lavare e sbucciare le mele e tagliarle a fette.
  4. Mettere l’uvetta un po’ in ammollo e poi unirla ai pinoli, il limone grattugiato, la cannella tritata, zucchero e pangrattato ( fatelo da voi utilizzando del pane secco è più buono!) e le mele.
  5. Preparate un tuorlo d’uovo, vi servirà per sigillare i bordi e dare colore.
  6. Spennellate  la sfoglia con del burro fuso poi mettete un po’ di pangrattato ma solo al centro e sistemate il ripieno.
  7. Spennellate i brodi della sfoglia con l’uovo e arrotolatela.
  8. Spennellare con l’uovo anche la superficie e mettere in forno
  9. Far cuocere per 40-45 minuti fino a che lo strudel non è dorato
  10. Far  freddare e servire.