Isola di Folegandros. Il paradiso può attendere. Come lo immaginiamo il paradiso terrestre? Natura selvaggia incorniciata dal mare cristallino e calette protette alle quali si accede solo in barca o a piedi. Un luogo dove ci sentiamo unici e speciali? Io ho trovato una mia risposta alla domanda. L’isola  di Folegandros. Aripelago delle Cicladi. Grecia.

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L’isola di Folegandros, la sua natura

Isola di Folegandros. Il paradiso può attendere. Sicuramente chi desidera avere con se valige “ornamentali”, scarpe, vestiti e folla qui non può resistere più di un solo giorno. Anche i pirati dell’Egeo non riuscirono mai ad espugnare quest’ isola selvaggia, fuori dalle rotte marine classiche. Il tempo scorre inerte e silenzioso. Il mare smeraldo e bluette, che costeggi dai sentieri e dalle mulattiere che hanno odore di sale marino e vegetazione mediterranea. Rumori di sassi e ciottoli calpestati da muli. Piccoli boschetti di pini silvestri donano sollievo dal sole che batte anche modo severo rendendo la vegetazione brulla ed arsa.

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Isola Folegandros, la piccola delle Cicladi

Isola di Folegandros. Il paradiso può attendere. Folegandros, è fra le più piccole isole delle Cicladi meridionali. La storia è entrata nelle pieghe di ogni scoglio, ogni muro di sassi. Pietre che mi incanto a guardare chiedendomi  se facessero parte di qualche antica dimora di questo incontaminato paradiso…A volte si sogna “la luna”, o di percorrere strade sconosciute dove scoprire remoti paesaggi che diano grandi emozioni, ma viaggiare è  anche uno stato emotivo da ascoltare… in noi.

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Cosa vedere

Qui, su questa isola, l’antica storia Greca si “ascolta” con gli occhi, e si percepisce con il cuore. Le domande si mescolano alla fantasia dei profumi della cucina semplice. Le erbe aromatiche e il pesce freschissimo di questo mare sono la ricompensa dalla fatica di arrampicarsi su e giù per le scogliere, da sud a nord, da est a ovest.
Tutto è Grecia qui, tutto è mito. Appena sbarcati al porto, si staglia imponente il santuario della Panaghia, costruito sulle rovine del tempio dedicato ad Apollo. Gli abitanti, cattolici ortodossi, hanno mantenuto quella devozione legata al divino  come testimoniano le numerose piccole chiese, anche private, disseminate in tutto il territorio.

cosa assaggiare

Camminando per un paio di ore verso il nord dell’isola. Incontro Agios Georgios, Ligaria, Akrotiri per poi scendere nuovamente al porto, dove l’ouzo, classico aperitivo greco a base di anice aspetta di essere sorseggiato. Mescolando la mia fantasia con la pace delle antiche divinità Greche che preservano intatta questa natura di paradiso terrestre.
La sera il suggestivo tramonto, dalla piazza della Chora, la città alta, apre la via a una piccola trattoria con giardino interno. Mi spiegano che la specialità culinaria dell’isola é un antipasto, la taramosolata, una salsa di uova di pesce e patate, con purè di ceci e il polpo al vino bianco. Semplicemente meraviglioso.