Prugne o susine? Susine o prugne? Questi due nomi sono spesso usati come sinonimi anche se si tratta di due specie diverse. Il susino europeo o Prunus domestica è originario dell’Asia ed è coltivato in Europa fin dal mille e i suoi frutti, le prugne, hanno una forma leggermente allungata. Il Prunus salicina invece proviene dalla Cina e dal Giappone ha forma più tondeggiante, contiene una maggiore quantità d’acqua rispetto alla prugna.

Fior di susina

La famiglia di appartenenza è la stessa (rosaceae) ma differiscono nella forma e nella diversa quantità d’acqua. Per questo le prugne si prestano, al contrario delle susine, ad essere essiccate.Comunque sia, un prunus da molte soddisfazioni:alla fine dell’inverno con i suoi fiori che fanno proprio primavera e, nei mesi successivi, con la sua sempre abbondante produzione.

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Prugne e susine, quindi, contengono molta acqua ma anche  preziosi sali minerali come potassio, fosforo, magnesio e calcio e vitamine necessarie all’organismo. Vitamina A, B1, B2, C. Le prugne sono anche ricche di antiossidanti, polifenoli e flavonoidi. Sostanze utili per combattere i radicali liberi e sono conosciute per il loro potere lassativo (specialmente essiccate) e quindi non consigliabili a chi soffre di colite ma neanche a chi deve sottostare ad una dieta ipocalorica, perché hanno un’alta concentrazione di zuccheri.

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Al contrario sono utilissime in caso di forte affaticamento perché danno energia.  Nella giusta quantità quindi sono un toccasana,  sia in estate che in inverno.

Da giugno le varietà di prugne e susine che troviamo in commercio sono tante e quindi è solo una questione di gusto. Ma chi possiede un albero sa bene di quanta produzione è capace un prunus. Una produzione che a volte neanche lo smistamento tra amici e parenti è sufficiente al completo utilizzo e quindi ben vengano le marmellate di prugne o susine. Marmellate che in inverno ci daranno energia accompagnata dai ricordi della bella stagione.

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Marmellata di susine

La ricetta di GustarViaggiando è con poco zucchero. C’è chi ne mette di più ma a noi piace sentire il sapore leggermente acidulo tipico del frutto.

Lavate 1 kg di susine, tagliatele a metà (senza rompere il nocciolo che contiene un acido che rientra nella lista di sostanze tossiche) e poi in pezzi più piccoli.

Mettetele in un tegame con il succo di 1 limone e una mela tagliata a pezzetti e  400 gr di zucchero o 500 di zucchero di canna come preferite. Fate cuocere fino a che non si addensa ( ci vorranno circa 30 minuti).

Mentre cuoce sterilizzate i barattoli facendoli bollire (aperti!) in una pentola ricoperti da almeno due centimetri d’acqua per circa 1 ora.

Una volta che l’acqua si è freddata estraeteli con una pinza e metteteli capovolti su un canovaccio pulito e dopo un po’ girateli per far asciugare l’interno.

Invasate la marmellata e fate attenzione che la marmellata non risulti troppo liquida altrimenti potrebbero crearsi delle muffe.

R.C.