Il Chianti che non ti aspetti. Slow Road, le vie d’arte del Chianti da frequentare.
Vi è’ mai capitato di sentirvi liberi di cittadini del mondo? A me accade quando pedalo in bicicletta per le strade di Firenze, oppure quando cammino. Mi sento sentirmi fortunata di annusare quel l’aria che profuma di arte, di cultura e immagino i protagonisti che hanno visitato e vissuto questa città.

Impagabile fermarsi  ad ascoltare la musica suonata da giovani artisti di strada, sognando  di essere nel centro di Parigi, E, intanto,  pensi che altri lo stanno facendo a Londra e in molti altri angoli del mondo. Sognare è già viaggiare.  
Per chi abita a Firenze è veloce spostarsi fuori le mura e immergersi  nella campagna del Chianti.

La storia

Greve in Chianti - Piazza Giacomo Matteotti
Greve in Chianti – Piazza Giacomo Matteotti

Sono  in un pomeriggio assolato di agosto, con l’aria torrida che è mossa solo dal frinire delle cicale, dove le foglie sono immobili in attesa dell’alito della natura. La macchina scoperta sulla quale viaggio come ospite,  sta percorrendo la Chiantigiana  in direzione di Greve in Chianti. Godo di ogni chilometro, qui la natura è impagabile, campi verdi e vigneti si alternano a tratti di boschi, le case coloniche si stagliano dai colli con la maestosità del loro passato, la pietra racconta e insegna.

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Arrivo alla Macina di San Cresci, un punto incantevole in cima ad un colle che sorge di fronte  al borgo di Montefioralle. Davanti a me l’antica Pieve del luogo, di architettura romanica, è bellissima nella sua semplicità nell’umiltà  della semplice pietra che si coniuga ai mattoni rossi. Quella pietra che è solida a testimonianza dell’antica conoscenza; la Pieve è maestosa  e completamente ristrutturata.

Spazio agli artisti nel Chianti

La grande casa colonica che mi accoglie mi incuriosisce, mi dicono che è una residenza per artisti internazionali, e la mia curiosità diventa ancora più cittadina del mondo. Quindici anni fa, l’architetto Duccio Trassinelli e la compagna Demetria Verducci, vollero ristrutturare questo piccolo incantevole borgo, per renderlo accogliente come centro artistico culturale ospitante artisti di tutte le lingue e culture. Coloro che fanno arte, che lavorano con l’arte hanno la possibilità di soggiornare nella meravigliosa campagna toscana ed usufruire degli spazi Espositivi restaurati del borgo. L’idea è’ nata nel 2008, dopo grandi immense fatiche del lungo restauro, per poter mettere a disposizione dell’arte e della cultura un luogo che fosse ” cuore per chi ha da esprimere”.

Con il progetto “Slow Road, le vie d’arte del Chianti” ,  curato da Caterina Pacenti si è’ voluto dare una nuova impronta internazionale a questi meravigliosi luoghi. “E’ un progetto-pilota che si pone come obiettivo di potenziare il territorio mediante interventi di arte contemporanea  e incrementare la fruibilità dei percorsi”.

“Un percorso – ha spiegato – sull’anello Montefioralle-Museo di San Francesco-San Cresci-Zano che include la progettazione e realizzazione di piccole aree relax in cotto ad opera delle fornaci storiche di Impruneta, una mappatura cartacea degli ateliers d’artista, un video e istallazione di opere d’arte”. Come quindi non poter ringraziare chi crede nella cultura? ” l’arte e la cultura sono di chi la migliora”. Andare a San Cresci è’ l’occasione per vedere il lavoro di un autore del contemporaneo dal 1966 ad oggi. Duccio Trassinelli è’ il designer, l’architetto fiorentino della FRA.BAT. Il Chianti che non ti aspetti.

Elena Tempestini